Sit-in dell’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici all’Asl giovedì 21 giugno

l’ANGSA – Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici, sezione Campania – informa del sit-in organizzato per domani mattina, giovedì 21 giugno, sotto la direzione Generale della Asl di Benevento, in via Oderisio 1, dalle famiglie e dagli operatori dei bambini che soffrono di disturbi del neurosviluppo. La protesta si riferisce all’impasse burocratico-amministrativa in cui sono coinvolti i Distretti della Azienda Sanitaria Locale per l’applicazione della Delibera n.601 del 28 dicembre 2017 della Direzione Generale, relativa i trattamenti cognitivo-comportamentali secondo la nuova metodologia dell’Analisi Applicata del Comportamento, di cui si è discusso lo scorso 4 aprile al Museo del Sannio, nell’ambito della Settimana dell’Autismo. In quell’occasione, fu dato risalto al modello applicato nella nostra città,  che vede la presa in carico diretta da parte della Asl dei bambini con disturbo autistico, assicurando loro trattamenti precoci, intensivi e di qualità. Un modello a cui molte regioni aspirano, dal momento che garantisce anche un notevole risparmio economico per le Aziende Sanitarie. Un modello, invece, che rischia di arenarsi a causa dell’inefficienza della pubblica amministrazione, incapace di dare applicazione ad una Delibera, la prima in Regione, che nel tentativo di regolamentare una disciplina ancora nuova, per cui solo adesso si stanno creando le relative figure professionali, prevede, al fine di garantire la qualità dei trattamenti e dunque la loro efficacia, che i terapisti rispondano ai requisiti richiesti da un bando pubblico di selezione per l’inserimento in una short list e che intrattengano rapporti economici direttamente con l’Azienda, come prevede la normativa. Questo aspetto, quello economico, è l’oggetto della protesta. Dal mese di gennaio 2018, anzi per la verità a S. Giorgio del Sannio da ottobre 2017, le nuove figure professionali coinvolte in questo tipo di trattamenti innovativi, validati dalla comunità scientifica internazionale, non percepiscono alcun compenso per il prezioso lavoro che fanno con bambini speciali, di cui esistono dati di monitoraggio continuo, che sono alla base di questa nuova metodologia. In sei mesi, nessun responsabile dei vari Distretti Sanitari della Provincia di Benevento è stato in grado di trovare una procedura idonea per autorizzare i pagamenti delle fatture di questi professionisti. Si tratta di 25 famiglie in tutta la provincia che, mese dopo mese, vedono lavorare i professionisti che stanno dando reali chances di miglioramento ai loro bambini, gratuitamente. Fenomeno, purtroppo, già visto, destinato a portare inevitabilmente al fallimento del modello posto in essere e all’esodo degli operatori verso altre realtà – andando così, peraltro, ad incrementare il fenomeno della fuga dei cervelli – o verso altri sbocchi professionali, meno gratificanti, meno qualificanti, meno efficaci. Infatti, in attesa che si definisca la faccenda, i professionisti rinunciano a nuove prese in carico ed i bambini sono privati del loro diritto all’assistenza e ad una vita migliore. Ancora una volta sono le famiglie che devono scendere in campo per il riconoscimento dei diritti dei propri bambini speciali. Famiglie che dovrebbero essere supportate dalle istituzioni e che, invece, nonostante le difficoltà quotidiane che sono costrette ad affrontare, domani dalle ore 10.00 presidieranno sotto la sede della Direzione Generale della Asl in Via Oderisio 1 in attesa di risposte certe da parte dei responsabili dei Distretti, impegnati in un incontro al vertice sul tema. Alla protesta si uniranno anche gli operatori dei bambini presi in carico dalla Asl con la modalità della gestione diretta, in attesa di certezze sul riconoscimento economico del lavoro svolto.

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