ACLI. Filiberto Parente “ Niente Paura con Le ACLI attraversiamo il Cambiamento”

Vi parteciperanno 70 delegati eletti nei cinque congressi provinciali che avranno il compito di eleggere il consiglio regionale delle Acli che, a sua volta, eleggerà il presidente regionale. Sarà, poi, il congresso regionale ad indicare il delegato al congresso nazionale che si terrà a Livorno dal 5 all’8 maggio.  Nove i delegati regionali, Adriano Pastore, Danilo Parente, Valeria De Rosa, Angela Ciullo, Veronica Grasso, Ennio Cicchiello; Ezzine Mohamed, Pete Filomena; Maria Carla di Gioa e Stefania Ciullo eletta a consigliere regionale.
Dai migranti, ai  diritti sociali e le novità legislative  per il ruolo dei Caf e dei patronati, tanti i settori su cui le Acli si impegnano, ma un unico terreno distintivo: solidarietà, azione politica, voglia di mettersi in gioco nell’interesse della comunità e del territorio, #SENZAPAURA.
“Questo congresso apre una nuova sfida per la classe dirigente delle Acli Campania – dichiara Filiberto Parente, vice presidente regionale Acli  e presidente delle ACLI Sannite: “la politica di oggi, come del resto l’economia, ha perso di vista quello che è il centro della sua azione, ovvero la persona. Recuperarlo è una rivoluzione semplice ma copernicana. In base a questa centralità occorre valutare quanto una legge o un’attività politica vada incontro alle esigenze delle persone o se, piuttosto, abbia come semplice scopo la raccolta di un consenso effimero, giocato su abili campagne elettorali che sfruttano una comunicazione parziale e non sincera.
Non basta più che la persona sia importante solo nel momento in cui va a votare e non abbia alcuna rilevanza per la costruzione di una strategia, di un programma politico. Bisogna ritornare ad un vero protagonismo e ad una vera partecipazione dei cittadini nella sfera politica. 
 L’ invito è di ricordarvi di andare a votare al referendum del 17 aprile e con cuore aperto votare SI; rivolgiamo un duplice appello al corpo elettorale: di recarsi alle urne per partecipare attivamente a questa consultazione democratica; e di votare Sì per fermare le trivelle per l'estrazione di idrocarburi nei mari italiani e per imprimere una svolta al dibattito sulle questioni energetiche ed ambientali in direzione della tutela dell'ambiente, della salvaguardia della vocazione turistica del Paese, dello sviluppo sostenibile, del passaggio alle energie pulite. In caso di vittoria del Sì – conclude Parente – non vi sarebbero comunque effetti sull'occupazione in quanto verrebbe meno solo la possibilità di proroga delle concessioni attuali.
 

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