Alert da INPS , INAIL ed Agenzia delle Entrate – Nuovi problemi per le Imprese, Confederazione Imprese Italia, chiede un tavolo istituzionale

In arrivo nuovi e gravi problemi per le Imprese, a darne notizia è la Confederazione Imprese Italia, a mezzo del Presidente Nazionale, Biagio Cefalo, nel caso specifico gli Uffici Inps,Inail, ed Agenzie delle Entrate dal 15 Luglio prossimo, scriveranno alle imprese con debiti oltre la soglia per spingerle ad attivare la composizione negoziata della crisi (Cnc). Ma le soglie di segnalazione non sono per nulla morbide. I debiti verso l’ INPS, se con ritardo oltre i 90 giorni , per le imprese con lavoratori saranno rilevanti oltre il 30 % di quelli dovuti nell’ anno precedente con un minimo di euro 15.000, mentre per le imprese senza lavoratori la soglia è fissata in euro 5.000 . Le stesse misure valgono per i debiti verso l’ INAIL.

Ha precisato anche il Dott. Carlos A Sorrentino Segretario Generale della Confederazione, quanto all’ Agenzia delle Entrate , diverrà rilevante l’ esistenza del debito scaduto e non versato per IVA risultante dalla comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche superiori a 5000,00 Euro . Un importo talmente basso da far ritenere che la stragrande maggioranza delle imprese rischia la segnalazione ( e tale da rendere obbligatorio per tutte le imprese evitare , come avvenuto per il passato di far ricorso alla “leva tributaria”).

Questo quanto emerge dal dlgs che recepisce ed attua le prescrizioni della c.d Direttiva Insolvency (UE 2019/2023), approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, che per far diventare legge attende ora la pubblicazione in Gazzetta. Le norme entreranno in vigore il 15 Luglio . Cruciale dunque la disposizione (art.25 novies , richiamato anche per gli assetti organizzativi , reintroduce di fatto i meccanismi di segnalazione “coattiva” che gli enti previdenziali e l’ Agenzia delle Entrate saranno tenuti ad attivare dal prossimo 15 Luglio) che si occupa dell’ allerta precoce, che interessa le imprese con soglie di esposizione debitoria nei confronti dei creditori pubblici qualificati.

L’ obbiettivo è obbligare le imprese, che presentano debiti oltre la sogia , ad attivare la Cnc per risolvere l’ eventuale stato di crisi in cui potrebbe trovarsi l’ impresa stessa.

La segnalazione verrà inviata all’ imprenditore e, se esistente, all’organo di controllo e, in caso di organo collegiale al presidente del collegio sindacale.

Il nuovo sistema mira a stimolare la singola impresa affinché si attivi tempestivamente per verificare le cause dei propri inadempimenti e porvi rimedio con gli strumenti disciplinati dal dl 118/2021., ora inclusi nel codice della crisi di impresa (Ccii).

Le imprese dal 15 Luglio 2022 non potranno più sgarrare e quando invitare a riesaminare la loro cattiva gestione dei debiti previdenziali ed erariali dovranno mettere mano al portafoglio. Un po meno rigido appare il parametro delle esposizioni verso l’ agenzia delle entrate-riscossione, poiché in questo caso rileveranno sia il tipo di impresa sia i tre scaglioni fissati dalla disposizione : euro 100.000 per le imprese individuali , euro 200.000 perle società di persone, euro 500,00 per le altre società. Le segnalazioni dovranno essere anche valutare dagli organi di controllo societario in base all’ art. 25 octies Ccii che imporrà di invitare gli Amministratori ad attivare la Cnc come già oggi avviene in base all’ art.15 del dl 118/2021 .

Alla luce di quanto sopra, la Confederazione Imprese Italia, per il tramite del

Presidente Nazionale Biagio Cefalo, si è attiva per chiedere un tavolo istituzionale

con il Governo.

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