ApB: “Sulla questione rifiuti è evidente il cortocircuito interno all’universo mastelliano”

“Sulla questione rifiuti è evidente il cortocircuito interno all’universo mastelliano. E non saranno le solite note stampa, con i continui e ormai stantii rimandi al passato, a mutare la realtà, ormai sotto gli occhi di tutti.
Parlano i fatti: il 28 dicembre scorso il Consiglio Comunale approvava il riconoscimento di debiti fuori bilancio contratti in passato nei confronti della Samte, società di proprietà della Provincia e impegnata nel campo dei rifiuti.
Così i consiglieri comunali di “Alternativa per Benevento”.
“Un obiettivo politico importante di questa amministrazione”- spiegava il consigliere Luigi Scarinzi, capo della segreteria politica del sindaco Mastella, che annunciava pure sicuri e indubbi vantaggi per i cittadini. Occorreva salvare la Samte – ci rassicurava Scarinzi – perché “riabilitiamo un servizio nostro della Provincia di Benevento”, con indubbi e sicuri vantaggi per la comunità.
Peraltro il riconoscimento del debito fuori bilancio, votato dalla maggioranza consiliare, è stato vincolato ad una transazione sottoscritta con la Samte sul
presupposto essenziale che fosse tale società a gestire gli impianti provinciali, a partire dalla discarica di S.Arcangelo Trimonte.
Ebbene, trascorsi poco più di due mesi, quella scelta politica non c’è più. L’Ambito Territoriale Rifiuti – altro organismo politico governato esclusivamente da Noi di Centro –  la Samte non la vuole, per buona pace del Consiglio Provinciale che all’unanimità ha avallato il suo trasferimento all’Ato. E infatti l’Ato si appresta a compiere la sua scelta, costituendo una nuova società e lasciando dunque la Samte al suo destino. Dinanzi a tutto ciò, anziché incolpare gli altri, il sindaco Mastella e la sua maggioranza dovrebbero semplicemente ammettere di essersi sbagliati. O di essere stati smentiti dai loro stessi compagni di viaggio. Ed è questo il dato sottolineato nei giorni scorsi da ‘Alternativa per Benevento’. Dato che non è in discussione”.

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