ARPAC BENEVENTO ATTO SECONDO : BASTA CON I CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO .

Infatti nei giorni scorsi hanno preso servizio , presso la sede di Benevento , altri convenzionati , tra cui due tecnici provenienti dal vicino comune di Ceppaloni . A fronte del personale di ruolo , tecnici di laboratorio , specialisti del servizio territoriale , amministrativi , per circa trenta unità , vi sono , allo stato , circa otto volontari , quindici co.co.co , e sette comandati per un totale di oltre trenta persone non di ruolo . Davvero troppo o troppo poco se l’Arpac ha di fatto assunto il ruolo di agenzia di collocamento al servizio del potere politico , con propensione a convenzionare – com’è accaduto di recente – soggetti provenienti dal Comune di Ceppaloni : il preferito tra tutti i 78 comuni sanniti . E’ giunto il momento di fare chiarezza per la Corte dei Conti , innanzitutto per indagare sul ricorso a dette figure di lavoratori : l’ARPAC di Benevento non si può avvalere di un numero così esorbitante di precari pagati per prestazioni professionali di dubbia utilità . Una pletora di precari che vengono assunti di continuo per fronteggiare qualsiasi evenienza : che bisogno ha l’Arpac di contornarsi di altro personale non di ruolo , esperti o presunti tali ? Lavoratori buoni per tutte le stagioni , anche quelle politiche visto che taluni di essi ricoprono prestigiosi incarichi a livello provinciale , e provengono sempre dal solito comune di Ceppaloni . Tocca egualmente all’Ispettorato Provinciale del Lavoro accertare se sussistono o meno violazioni delle leggi sul collocamento a lavoro dato che si rinnovano le convenzioni di anno in anno , pur cambiando i progetti . Resta il dato politico che è incomprensibile ciò che accade all’Arpac di Benevento , o per meglio dire è comprensibile e legittimo il sospetto che certi contratti siano stati fatti ad amici degli amici , mentre i giovani comuni che non hanno speciale appartenenza politica , o rapporto speciale con il “ dominus “ , restano disoccupati a vita ed ignorano persino le occasioni di lavoro che l’Arpac offre a ciclo continuo . Se calcoliamo che ogni precario potrebbe costare in media all’Arpac circa € 1.200,00 mensili x 20 soggetti = € 24.000,00 che per 12 mesi dà un risultato di € 288.000,00 annui , a cui vanno aggiunti gli oneri di legge : il tutto da moltiplicarsi ancora per gli anni della convenzione . Cifre assurde : uno sperpero di risorse che non ha eguali ! Non è più il tempo di tacere o peggio ancora , com’è accaduto di recente per altre vicende della stessa Arpac , di rifugiarsi nella polemica omissiva , sterile e pasticciata , dribblando il merito delle questioni . Non è così che si ripulisce la politica dal malaffare , non è così che si rispetta la pubblica opinione che chiede di avere notizie sui tantissimi episodi di malapolitica , malcostume e malamministrazione di cui sono piene le cronache locali e nazionali . Il nostro dovere è quello di denunciare , quello della Corte dei Conti e dell’Ispettorato del Lavoro di indagare e verificare : al cittadino di riflettere e pensare .Benevento , lì 11 ottobre 2007 .- Avv. Luigi Bocchino -Consigliere Comunale di Benevento

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