Autonomia differenziata, Lega Sannio: “Accogliamo con favore l’approvazione”

La Lega del Sannio riunitasi alla presenza del coordinatore provinciale Luigi Bocchino, di quello cittadino Alberto Mignone, e del coordinatore regionale On. Valentino Grant, nonché della dirigenza del partito, accoglie con favorel’approvazione in consiglio dei ministri del disegno di legge per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario fortemente voluto dal Ministro della Lega Roberto Calderoli che a breve sarà a Napoli per illustrarlo ai cittadini della Campania.

E’ il primo passo di un percorso di riassetto istituzionale che deve contestualmente vedere il ritorno delle Province votate direttamente dal popolo sovrano e non più frutto di accordi tra i partiti con tutti gli esempi negativi e per certi versi indecenti, a partire dal Sannio, che le attuali amministrazioni hanno dato dopo la riforma Del Rio del 2014 che ha burocratizzato l’ente svuotandolo di funzioni e competenze.

Con il ritorno delle Province la Lega si farà promotore di un referendum per far decidere ai Sanniti la collocazione o meno nel nuovo contesto regionale che si andrà a delineare nei prossimi anni a seguito dell’autonomia differenziata: essendo da sempre la Regione Campania matrigna nei nostri confronti.

Per quanto attiene le vicende dell’acqua e della salute di recente alla ribalta della cronaca, ed alla luce delle forti criticità che emergono, la Lega chiede pubblicamente ed ufficialmente a Fratelli d’Italia e Forza Italia di farsi promotori di un incontro tra le forze del centro-destra per delineare una strategia comune rispetto a questioni che toccano nella pelle i cittadini e non lasciare così il campo al duo Bonavitacola (delegato da De Luca che non si degna nemmeno di partecipare) – Mastella che già tanti danni hanno combinato compromettendo il futuro delle giovani generazioni.

Non è pensabile che, nel campo della gestione delle risorse idriche, trenta nominati, frutto dell’accordo Mastella-Partito Democratico, possano decidere da qui al 2050 in solitudine sull’utilizzo dell’acqua, senza alcun confronto pubblico scavalcando sindaci e consiglieri comunali, ed obbedendo supinamente al diktat di De Luca che ha urgenza di avere in mano il volano per decidere lui da solo.

A maggior ragione dopo che i cittadini hanno dovuto constatare come la politica abbia ridotto il Consorzio Idrico Alto Calore oramai moribondo in odore di fallimento: rappresentazione della incapacità delle  classi dirigenti del centro-sinistra a gestire un bene come l’acqua avendone fatto per decenni solo un carrozzone clientelare inefficace ed inefficiente. Un centro-destra che su questi temi dovrà, forte dell’investitura elettorale ricevuta dai cittadini sanniti, ritornare ad essere protagonista per invertire la rotta così come sta accadendo a livello nazionale.

Pur nelle specificità dei territori e nel rispetto delle loro autonomie il primo appuntamento politico da non mancare è quello delle amministrative di primavera: solo un progetto del centro-destra di innovazione e di trasformazione della nostra società potrà portare il vento del cambiamento anche nel Sannio.

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