La popolazione legale in Campania, definita sulla base del Censimento Istat, al 31 dicembre 2021 ammonta a 5.624.420 residenti, in linea con il 2020 (+160 individui) ma in calo del 2,5% rispetto al 2011. La stazionarietà rispetto al 2020 è frutto del saldo naturale e di quello migratorio totale negativi e di un saldo censuario positivo che evita il calo della popolazione. In aumento il tasso di mortalità, passando dal 10,4 per mille del 2020 al 10,8 per mille del 2021, con un picco del 13,1 per mille nella provincia di Benevento. Tuttavia l’età media si è lievemente innalzata rispetto al 2020, da 43,3 a 43,6 anni. Napoli e Caserta sono le province più giovani (42,8 anni), mentre Benevento quella più anziana (46,4 anni). Lo rileva il Censimento permanente della popolazione legale, con riferimento al 31 dicembre 2021.
Gli stranieri censiti sono 239.990 (-9.558 rispetto al 2020), rappresentano 4,3 cittadini ogni 100 censiti. Sono provenienti da 168 paesi, prevalentemente da Ucraina (15,8%), Romania (13,9%) e Marocco (9,7%). Le donne sono il 51,1% della popolazione residente, superando gli uomini di 129.266mila unità, prevalentemente a causa della maggiore longevità femminile. Gli analfabeti e alfabeti senza titolo di studio rappresentano rispettivamente lo 0,7% e il 4,1% dei residenti; il 31,8% dei residenti ha conseguito il diploma di licenza media, il 34,1% ha il diploma di scuola secondaria o di qualifica professionale, il 13,8% possiede un titolo accademico. Crescono gli occupati rispetto al 2011 (170.150 persone in più, +10,2%), soprattutto fra le donne (+13,6%), mentre diminuiscono le persone in cerca di occupazione (-44,6%), in particolare per la componente femminile (114.403 unità in meno, pari a -48,2%).
ARTICOLI CORRELATI