CISL FP IrpiniaSannio: SPIRAGLI DI LUCE PER I LAVORATORI DEL 118 DELL’ ATS…RIPARTONO LE TRATTATIVE.

Finalmente dopo le diverse sollecitazioni che abbiamo avanzato registriamo l’accoglimento della richiesta di proseguire il confronto per la definizione del contratto di secondo livello per i dipendenti della costituita l’A.T.S. (Associazione Temporanea di Scopo) cui fanno parte la Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, la Croce Rossa Italiana, l’ANPAS Regionale Campania, a cui sono stati affidati per il triennio i servizi di soccorso e trasporto infermi in emergenza urgenza- servizio 118 di Benevento – comunicano il Segretario Generale Antonio Santacroce e il coordinatore della sanità pubblica e privata Mario Walter Musto della CISL FP IrpiniaSannio. La convocazione che abbiamo ricevuto prevede la prosecuzione dei lavori tra le parti sociali e l’ATS per il prossimo 2 marzo e ciò riporta una certa tranquillità nell’ambiente, non fosse altro perché è necessario definire tutta una serie di aspetti contrattuali che inevitabilmente si ripercuotono sull’attività lavorativa.
Inoltre, contribuisce a rasserenare gli animi anche la comunicazione, rispondendo ad una nostra sollecitazione, da parte della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia indirizzata ai suoi ex dipendenti, oggi impiegati nelle file dell’ANPAS Regionale Campania, che nella giornata del 3 marzo prossimo li incontrerà con il fine di organizzare la chiusura del rapporto di lavoro e l’erogazione del TFR oltre al conguaglio degli oneri differenti, quali ferie e banca ore. A tal riguardo proprio nel solco della necessaria, continua ed incisiva azione sindacale l’indomani abbiamo già programmato un incontro con i dipendenti interessati per valutarne gli esiti e gli sviluppi. Questo è un momento delicato per la sanità Sannita, i sacrifici che quotidianamente fanno i lavoratori aspettano il dovuto riconoscimento ed occorre sgomberare sul nascere qualsiasi motivo di attrito, frizione e malinteso. Il sistema ha bisogno di tranquillità per concentrare le forze e l’attenzione su ciò che è più necessario ossia fornire l’assistenza per il soddisfacimento dei bisogni
di salute della cittadinanza – concludono Santacroce e Musto.

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