Cittadella delle Arti e dei Mestieri, presentato lo studio di prefattibilità

Alla presentazione dello studio realizzato, sono intervenuti: l’assessore alle Politiche del Lavoro e della Formazione del Comune di Benevento, Renato Lisi, assessore alle Attività Produttive del Comune di Benevento, Pietro Iadanza, l’assessore alle Politiche per l’Agricoltura della Provincia di Benevento, Carmine Valentino, il presidente della Confartigianato, Antonio Campese ed infine: Maria Rosaria Napolitano, docente ordinario di Economia e gestione delle imprese presso l’Università Federico II di Napoli e Valentina Della Corte, coordinatrice scientifica del progetto e professore associato di Economia e gestione delle imprese presso l’Università Federico II di Napoli.

“Lo studio di prefattibilità – ha spiegato in apertura, l’assessore alle Politiche del Lavoro e della Formazione del Comune di Benevento, Renato Lisi – è il primo imprescindibile passo per l’istituzione sul nostro territorio della Cittadella delle Arti e dei Mestieri. Un progetto complesso che mira a valorizzare la grande risorsa dell’artigianato tradizionale che il nostro territorio possiede. Chi ha responsabilità di governo, ha il dovere di promuovere questa ricchezza in ottica culturale, commerciale, quale fattore in grado di aumentare i flussi di visitatori e creare lavoro.

La questione “occupazione” è divenuta centrale per ogni amministrazione. C’è l’esigenza immediata di creare lavoro per i tanti giovani che sono in difficoltà ed il progetto della Cittadella va in questa direzione”. 

Subito dopo l’intervento dell’assessore Lisi, lo studio di prefattibilità è stato illustrato nelle varie fasi di realizzazione da Maria Rosaria Napolitano, docente ordinario di Economia e gestione delle imprese presso l’Università Federico II di Napoli e da Valentina Della Corte, coordinatrice scientifica del progetto e professore associato di Economia e gestione delle imprese, sempre presso l’Università Federico II di Napoli.

L’approccio ha contemplato un’analisi degli aspetti economici e sociali del territorio, l’individuazione delle zone con maggiore concentrazione di attività artigianali artistiche, la registrazione delle opinioni di alcuni imprenditori del comparto e la messa a punto di una bozza operativa.

Per quanto riguarda l’individuazione della zona per l’insediamento della struttura, ancora non è stata fatta una scelta. E’ stata però indicata un’estensione minima, pari a circa 8.700 metri quadrati.

“E’ superfluo sottolineare – ha dichiarato l’assessore alle Attività Produttive del Comune di Benevento, Pietro Iadanza – che importanza potrebbe avere per il nostro territorio la realizzazione di una Cittadella delle Arti e dei Mestieri, sulla scorta di quelle già realizzate in Piemonte, in Toscana ed in Lombardia. Nel mondo economico moderno, per affrontare il mercato globale c’è bisogno di una struttura in grado di unire i nostri piccoli produttori di artigianato tipico ed artistico in modo che siano più forti ed in grado di competere con risultati migliori”.

Il presidente della Confartigianato, Antonio Campese, ha sottolineato il momento drammatico che sta attraversando l’economia. “I lavoratori in cassa integrazione superano oramai il milione di unità. Non tutti alla fine, riusciranno a conservare il proprio posto. Ci troveremo ad affrontare una situazione difficile. Per queste ragioni, iniziative come queste devono realizzarsi e moltiplicarsi, in modo da creare un’alternativa per quanti resteranno senza lavoro”.

L’incontro è stato chiuso dall’intervento dell’assessore alle Politiche per l’Agricoltura della Provincia di Benevento, Carmine Valentino.

“L’obiettivo che dobbiamo fortemente perseguire – ha spiegato Valentino – è il rafforzamento della competitività del nostro sistema produttivo per garantire uno sviluppo diffuso sul territorio e, nel contempo, migliorare il grado di sostenibilità dello sviluppo stesso. Iniziative come questa della Cittadella delle Arti e dei Mestieri, promossa dal Comune di Benevento, rappresentano una grande opportunità in quanto dà spazio ad un comparto tipico del nostro sistema produttivo, come l’artigianato locale, che vede protagoniste molte imprese e laboratori sanniti.

E’ infatti compito delle istituzioni creare contesti positivi per lo sviluppo locale, per rendere attrattivo e competitivo il territorio, sviluppando relazioni e collaborazioni tra istituzioni, comunità locali ed istituzioni di ricerca. Solo così la realtà socio-economica potrà garantire alti livelli di crescita economica e sociale in grado di garantire vantaggi ai territori di riferimento”.

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