Codice fiscale e tessera sanitaria, cosa li differenzia e cosa li unisce

Hanno le sembianze di una carta di credito e, come quelle, servono a "spendere". Non i nostri soldi ma la nostra identità. Il codice fiscale e la tessera sanitaria rappresentano i primi contatti che lo Stato stabilisce con i nuovi cittadini e siglano il nostro rapporto univoco con esso. Il primo come codice identificativo davanti al fisco, (anche se sono parecchi i casi di "omocodia"). La seconda come strumento per ottenere le prestazioni del Ssn (Servizio sanitario nazionale). Con una intercambiabilità, ma solo parziale: la tessera sanitaria vale anche come codice fiscale ma non viceversa.

Codice fiscale, il primo contatto con lo Stato

Entrambi i documenti di regola non devono essere richiesti ma arrivano direttamente a casa pochi giorni dopo la nascita: è il benvenuto al mondo che ci dà lo Stato. Il primo passo è l’attribuzione automatica del codice fiscale (guarda come si calcola) che avviene dopo la registrazione all’anagrafe del neonato. Il codice fiscale viene rilasciato dai comuni o direttamente dall’Agenzia delle entrate.

Agli stranieri che richiedono il permesso di soggiorno in Italia il codice fiscale viene attribuito a seguito della domanda presentata agli sportelli unici per l’immigrazione.

Tessera sanitaria, tutte le funzioni

Dopo il codice fiscale, "a stretto giro di posta" riceviamo la prima tessera sanitaria. Anche questa arriva automaticamente ed è valida fino al primo anno di vita assicurando al neonato l’assistenza sanitaria. Dopo la scadenza va invece richiesta la seconda tessera che ha validità di 6 anni. Per farlo è però necessario iscrivere il bambino al Ssn e scegliere il pediatra di base.

La tessera sanitaria diventa così lo strumento indispensabile per usufruire delle prestazioni sanitarie presso il Ssn o le strutture convenzionate. Contiene i dati anagrafici, il codice fiscale, il numero della tessera stessa, i codici necessari a garantire al cittadino italiano l’assistenza anche negli altri paesi Ue e la data di scadenza (ma l’assistenza sanitaria è garantita anche con la tessera scaduta).

La tessera è anche dotata di una banda magnetica che contiene i dati dell’assistito e un codice a barre con il codice fiscale. Quest’ultimo serve per i lettori ottici di cui sono dotate le farmacie per il rilascio dello "scontrino parlante" necessario per la detrazione del 19% delle spese per i medicinali. Sullo scontrino infatti deve apparire il codice fiscale del contribuente e il codice del farmaco (non più il nome, per ragioni di privacy).

Grazie alle sue "proprietà digitali", la tessera sanitaria funge anche (o almeno dovrebbe) da Carta nazionale dei servizi, il documento che consente di accedere a una serie di servizi e rapporti con la pubblica amministrazione (ad esempio servizi online dell’Agenzia delle Entrate o dell’Inps).

Alcune regioni come la Lombardia, la Toscana, il Trentino-Alto Adige, il Friuli e la Calabria rilasciano una propria tessera sanitaria che oltre ai suddetti servizi permette di accedere anche ad altri servizi erogati dalla regione stessa.

In caso di smarrimento o deterioramento del codice fiscale o della tessera sanitaria va richiesto un duplicato. Lo si può fare collegandosi all’apposita pagina sito dell’Agenzia delle Entrate.
 
La composizione del codice fiscale

In principio era il codice fiscale. Tutta la nostra esistenza al cospetto dello Stato inizia lì. Il Codice è il frutto di un "puzzle" composto da 16 elementi. Vediamo come sono composti usando come esempio un ipotetico Mario Rossi nato a Roma il 1° gennaio 1970.
 

 

 3 lettere   RSS 
 Cognome:
 • le prime tre consonanti nell’ordine in cui appaiono;
 • se le consonanti sono meno di tre si passa alle vocali;
 • se il cognome ha meno di tre lettere l’ultimo carattere è una X.
 3 lettere   MRA 
 Nome:
 • la 1a, la 3a e la 4a consonante (per comprendere anche i molti nomi composti
   (es. Maria Teresa);
 • altrimenti si seguono gli stessi criteri di composizione del cognome.
 2 cifre 70
 Anno di nascita: le ultime due cifre.
 1 lettera A
 Mese di nascita: gennaio A, febbraio B, marzo C, aprile D, maggio E, giugno H,
 luglio L, agosto M, settembre P, ottobre R, novembre S, dicembre T.
 2 cifre 01
 Giorno di nascita: con lo zero iniziale se ha una cifra sola.
 Sesso: per le donne il giorno di nascita è aumentato di 40 (se Mario fosse Maria,
 questo campo sarebbe 41)
 1 lettera
 3 numeri
 H501
 Comune/Stato estero di nascita: per ciascuno esiste un codice univoco reperibile
 presso l’Agenzia del territorio.
 1 lettera S
 Lettera di controllo: generata automaticamente

 

► CODICE FISCALE, ECCO COME SI CALCOLA

 
 fonte virgilio.it
 

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