I lavori si sono svolti oggi nella sala Gianni Vergineo del Museo del Sannio di Benevento. In un contesto generale caratterizzato da una profonda e pericolosa crisi finanziaria , di stagnazione dell’economia, è necessario avere risposte concrete dal Governo nazionale e per quello che compete loro anche dagli enti locali, è stato sottolineato nel corso dei lavori dai responsabili dell’associazione di categoria.«Ora i fatti non è solo uno slogan – ha dichiarato il Presidente Provinciale della Cia di Benevento Aurelio Grasso – l’agricoltura provinciale sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua storia.. Da un lato l’aumento del costo del denaro e le difficoltà di accesso al credito che penalizzano maggiormente le imprese che hanno investito in innovazione e qualità, dall’altro, le anomalie ed il malfunzionamento del mercato : l’impennata dei prezzi di alcune materie prime che ha caratterizzato la scorsa campagna agraria, l’aumento dei costi dei mezzi tecnici, in particolare energetici e prodotti chimici rendono la situazione complessiva molto pesante».Per parte nostra – hanno sottolineato i vertici della Cia provinciale – si risponde a questo allarme attraverso una maggiore produzione, per corrispondere nelle quantità e qualità alla domanda alimentare. Più innovazione , per rendere l’obiettivo dell’incremento della produttività coerente con il vincolo delle risorse limitate ( acqua ed energia) e con gli effetti dei cambiamenti climatici. Più sistema, per favorire, in condizioni eque, l’accesso al mercato dei prodotti agricoli.Ma come è possibile raggiungere questi risultati? Gli agricoltori sanniti hanno le idee chiare. Da questo punto di vista hanno chiesto all’intera deputazione regionale e nazionale di farsi carico dei problemi e delle loro richieste: proroga degli sgravi contributivi Inps, ripristino del fondo di solidarietà contro le calamità naturali, ripristino dei finanziamenti per il piano irriguo.Ma nell’ambito dei lavori non ci sono state solo richieste. La Cia di Benevento sul piano delle proposte che costituiscono temi prioritari ha una serie di proposte ad esempio il potenziamento del sistema delle DOP – IGP e dei Consorzi di tutela che dovranno rafforzare i disciplinari e le attività di controllo, dotarsi di efficaci strategie di marketing, aggregare una massa critica di prodotto a denominazione, promuovere accordi e progetti di filiera, garantire la presenza paritaria negli organi di tutti i rappresentati della filiera.Infine Grasso ha affrontato una questione che ha definito vitale per l’intero comparto agricolo sannita la vicenda della diga di Campolattaro.«Quella della diga di Campolattaro è questione strategica – ha sottolineato – bisogna avere certezza da subito che quelle acque siano destinate all’agricoltura ed in questo senso gli Enti locali evidentemente giocano un ruolo fondamentale per parte nostra siamo disponibili da subito a qualsiasi contributo ci venga richiesto»Le istituzioni locali debbono fare tutto quanto loro sono in grado di fare per mettere le aziende in condizioni di competere
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