**Consulta: presidente Coraggio, ‘sentenza 37-2021 è bussola nella gestione della pandemia’** (2)

(Adnkronos) – Coraggio ricorda la motivazione della sentenza che ha dichiarato “l’incostituzionalità della legge regionale per violazione della competenza esclusiva della Stato in materia di profilassi internazionale” poiché “a fronte di malattie altamente contagiose in grado di diffondersi a livello globale ragioni logiche, prima che giuridiche, radicano nell’ordinamento costituzionale l’esigenza di una disciplina unitaria, di carattere nazionale, idonea a preservare l’uguaglianza delle persone nell’esercizio del fondamentale diritto alla salute e a tutelare contemporaneamente l’interesse della collettività”. “Ma non solo – prosegue – La Corte ha anche ritenuto, che ragioni di inusitata urgenza, imponessero, in attesa della decisione, la sospensione cautelare della legge (la sentenza n. 37 è stata depositata a marzo ma già a gennaio palazzo della Consulta aveva sospeso la legge valdostana – ndr); ha cioè esercitato un potere previsto dalle norme sul processo costituzionale ma mai esercitato in passato dalla Corte. Si è cosi voluto evitare che anche se in un tempo limitato insieme ai cittadini della regione tutti non fossimo più esposti al rischio di contagio”, precisa.

Secondo il presidente della Corte, “la pronuncia è stato un fermo richiamo, evidentemente valido per tutte le Regioni, ad esercitare le funzioni di tutela della salute che anche a loro spettano, nei limiti in cui essi si inseriscano armonicamente nel quadro delle misure straordinarie adottate a livelo nazionale”. Un richiamo necessario, che ha contribuito in parte a stemperare le tensioni tra governo e regioni nei mesi più bui della pandemia, anche considerando che sono stati 36 gli atti arrivati a Palazzo della Consulta nel 2021, con i quali si contesta la legislazione anti-Covid e 22 le decisioni della Corte nello stesso arco temporale.

(di Roberta Lanzara)

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