Roma, 21 gen. (Adnkronos) – “Il deficit previsto per il 2021 salirà all’8,8% del pil contro 7% stimato dal governo in precedenza al netto delle revisioni alla prevenzione di crescita del pil che potremmo introdurre in una fase successiva”. E’ quanto sottolinea il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, nella lettera inviata al Vice presidente della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis, e al Commissario all’Economia, Paolo Gentiloni.
Per il 2020, rileva Gualtieri, “la stima del deficit resta al 10,8% del pil, in aumento dall’1,6% pil nel 2019. Il Governo continua a puntare a un deficit del 4,7% nel 2022 e del 3% nel 2023”.
Per quanto riguarda il rapporto debito/pil, sottolinea il ministro, “è salito al 157% alla fine del 2020 dal 134,7% del 2019. Includendo il previsto pacchetto di aiuti, il rapporto debito/pil rimarrebbe pressoché invariato quest’anno prima di diminuire nei prossimi due anni”. Le stime del debito pubblico, rileva Gualtieri, “sono soggette a un ulteriore margine di incertezza riguardo al futuro trattamento da parte di Eurostat delle transazioni finanziarie e delle garanzie statali sui prestiti bancari. In ogni caso, il Governo conferma il proprio impegno a riportare il rapporto debito/pil al livello del 2019 entro il 2030”.
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