CORONAVIRUS. ARCURI: “PFIZER HA RIDOTTO DOSI VACCINO DI QUASI 165MILA UNITA”

This photo Illustration taken in Tehatta, India, on November 10, 2020 show the Pfizer's products. Pfizer's experimental COVID-19 vaccine appears to be working. The vaccine was found to be more than 90% effective, according to clinical results released by the company yesterday. (Photo Illustration by Soumyabrata Roy/NurPhoto via Getty Images)

La Pfizer ha ridotto le dosi di vaccino  destinate all’Italia di quasi 165mila unità.

Lo afferma in una nota  l’ufficio stampa del commissario straordinario per l’emergenza Covid,  Domenico Arcuri, spiegando che “nella prossima settimana a fronte
delle 562.770 dosi previste, verranno consegnate 397.800 dosi”, con  164.970 dosi in meno.

“La Pfizer – prosegue la nota – ha altresì  unilateralmente redistribuito le dosi da consegnare ai 293 punti di  somministrazione sul territorio italiano.

Di conseguenza, e in modo  del tutto arbitrario, considerando che era già stato comunicato dal  Commissario Straordinario alle Regioni che da lunedì 18 gennaio una
fiala avrebbe contenuto 6 dosi di vaccino, come da recenti indicazioni di Ema e di Aifa, nella prossima settimana a fronte delle 562.770 dosi previste, verranno consegnate 397.800 dosi”.

“Inoltre – si legge ancora – l’arbitraria distribuzione decisa  dall’azienda, non condivisa né comunicata agli uffici del Commissario, produrrà un’asimmetria tra le singole Regioni, con una differente  riduzione delle consegne e con sei Regioni che non subiranno alcuna
riduzione”.

Le regioni a cui andranno le dosi previste di vaccino sono l’Abruzzo, la Basilicata, le Marche, il Molise, l’Umbria e la Valle  d’Aosta.

La Calabria da 15.210 ne avrà 9.360; la Campania da 43.290 ne avrà 38.610; l’Emilia Romagna 26.910 invece di 52.650; il Friuli Venezia Giulia 7.020 da 15.210; il Lazio 38.610 da 51.480; la Liguria  18.720 dalle 21.060 previste; la Lombardia 70.200 invece di 95.940; la Provincia autonoma di Bolzano 3.510 invece di 8.190; la Provincia
autonoma di Trento 2.340 anziché 5.850; il Piemonte 44.460 anziché  50.310; la Puglia 18.720 invece di 30.420; la Sardegna ne avrà 7.020  invece delle 14.040 previste; la Sicilia 37.440 anziché 49.140; la  Toscana 18.720 e non più 29.250.

(Cro/Adnkronos)

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