Milano, 23 gen. (Adnkronos) – “Io mi sono insediata da una decina di giorno e mi sono accorta da subito che c’erano dei dati non coerenti, in pratica mi risultava che il ministero della Salute non avesse valutato adeguatamente i dati inviati dalla Regione e che quindi diventava necessario un confronto e per questo avevo chiesto una sospensione dell’ordinanza di 48 ore per un confronto leale, tecnico, sulla zona rossa. Dal ministro non abbiamo avuto nessuna risposta, anzi ha confermato che l’ordinanza era in vigore”, spiega il neo assessore al Welfare, Letizia Moratti nel suo intervento per ricostruire l’interimento errato della Lombardia in ‘zona rossa’.
“Solo dopo una settimana essere stati messi erroneamente in zona rossa, il governo ha capito e ha accettato le nostre ragioni e siamo diventati zona arancione”, aggiunge la Moratti che ricorda come questa scelta ha comportato “un danno enorme”.
In questo senso, “Sarebbe bastata la volontà del ministro di sospendere l’ordinanza per 48 ore, in quelle ore avremmo capito. Riteniamo profondamente ingiusto che il ministro e il governo vogliano ribaltare sulla Regione Lombardia un errore che della Regione Lombardia non è. Continueremo con la leale collaborazione, ma continueremo anche a far rispettare la nostra dignità e quella dei nostri concittadini”, conclude.
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