Stop ai ricoveri programmati e alle attività di specialistica ambulatoriale non urgenti nelle strutture sanitarie pubbliche della Campania dal 10 gennaio.
E’ quanto disposto dall’Unità di crisi della Regione Campania con un provvedimento
adottato “al fine di consentire una rapida ottimizzazione dell’organizzazione ospedaliera per fronteggiare la situazione pandemica”, di “impegnare il personale sanitario pubblico e
convenzionato in via prioritaria alla gestione dei pazienti Covid” e ravvisata “la necessità garantire la disponibilità di un più adeguato numero di posti letto sia nella degenza medica che chirurgica da dedicare ai pazienti affetti da Covid-19”.
L’attuale situazione pandemica in Campania, si legge nel testo dell’ordinanza firmata ieri dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, “sta registrando picchi di contagio da Covid-19 che stanno provocando crisi evidenti nella risposta assistenziale delle strutture sanitarie pubbliche.
Le stesse prospettive a breve periodo non offrono dati rassicuranti per una subitanea inversione di tendenza, posto che l’indice Rt in Campania e l’incidenza di casi
positivi per 100mila abitanti hanno raggiunto limiti tra i più alti dall’insorgenza della pandemia, e tra i più alti d’Italia”.
Il provvedimento prevede “la sospensione, a far data dal 10 gennaio 2022, e fino a nuova espressa disposizione, dei ricoveri programmati sia medici che chirurgici presso le strutture sanitarie pubbliche stabilendo la possibilità di effettuare solo ricoveri con
carattere d’urgenza ‘non differibili’ provenienti dal Pronto soccorso
o per trasferimento da altri ospedali, con la precisazione che tale
sospensione è valida per tutti i ricoveri programmati, ad eccezione
dei ricoveri per pazienti oncologici, oncoematologici, di pertinenza
ostetrica, trapiantologica, nonché delle prestazioni salvavita e di
quelle la cui mancata erogazione può pregiudicare nell’immediato la
salute del paziente e, pertanto, non procrastinabili”.
Il provvedimento prevede inoltre “la sospensione, a far data dal 10
gennaio 2022 e fino a nuova espressa disposizione, di tutte le
attività di specialistica ambulatoriale, nelle medesime strutture, che
non siano caratterizzate da urgenza o indifferibilità (attività
ambulatoriali per le prestazioni di oncologia, oncoematologia, dialisi
e radioterapia e attività di screening oncologico)”. Infine, si dispone
“che il personale che si libera dalla gestione ordinaria deve essere
destinato all’attività di ricovero e trattamento dei pazienti Covid”.
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