Csm: pres. Leone (consiglio giustizia tributaria), ‘riforma darà più potere a correnti’

Roma, 14 apr. (Adnkronos) – “La riforma che il Parlamento si appresta ad approvare darà ancora più potere alle correnti della magistratura. Da quello che ho letto i collegi elettorali saranno sorteggiati a ridosso delle elezioni. Cosa significa? Che i candidati non potranno pianificare anche un minino di ‘ricerca del consenso’, in buona sostanza fare campagna elettorale, per farsi conoscere. Per sopperire a tale handicap dovranno allora necessariamente intervenire le correnti che, con i quadri intermedi sui territori, daranno indicazioni di voto ai colleghi”. Lo dice all’Adnkronos Antonio Leone, presidente del Consiglio della Giustizia tributaria, che sollecita: “Mi spiega altrimenti come un giudice in servizio a Trieste possa prendere i voti nel distretto, tanto per fare un esempio, di Catanzaro dove nessuno lo ha mai visto in faccia? Mi pare veramente un grande risultato!”

Leone, già membro del Consiglio superiore della Magistratura dal 2014 al 2018, contesta anche la mancata previsione di incompatibilità per i sostituti procuratori generali della Cassazione nella legge elettorale: “Oggi un componente della procura generale della Cassazione, l’ufficio titolare dell’azione disciplinare, può, se eletto al Csm, andare a far parte di quella Sezione disciplinare. Risultato? La sera prima del voto ha istruito in Cassazione i provvedimenti disciplinari nei confronti dei colleghi e la mattina dopo, vinte le elezioni per il Csm, ne diventa il loro giudice. Mi sembra una incompatibilità grande come una casa ed è sorprendente che nessuno abbia voluto porvi rimedio. Del resto – conclude – la nostra Italia vive di incompatibilità e di contraddizioni ma che lo sia la “casa della giustizia” mi sembra un po’ troppo”.

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