Del Vecchio: “A testa alta, Benevento guarderà in faccia il futuro”

“In queste settimane ho attraversato la Città, i suoi quartieri, le sue contrade, i suoi viali, i vicoli. Ho incrociato lo sguardo di migliaia di beneventani, occhi che raccontano speranze, fiducia ma anche timori.

Abbiamo discusso di ciò che è stato, che siamo, ma soprattutto di quello che sarà e che vogliamo essere. Ho raccontato la mia idea di Città ed è stato bello vederla crescere insieme a voi, fino a che è diventata patrimonio comune.

E questo perché la nostra Benevento è migliore di come è stata descritta in questa campagna elettorale, dove l’attacco all’avversario politico si è trasformato spesso in attacco alla Città, dipinta – magari da chi non l’ha vissuta – come l’ultimo dei luoghi di una landa deserta e non come una delle tante realtà di un Mezzogiorno in forte difficoltà ma che non vuole rinunciare a crescere e a guardare con rinnovata fiducia al domani.

La sconfitta è di chi oggi alza le mani, si consegna al disimpegno, all’indifferenza, alla paura, a una narrazione dei nostri problemi e dei nostri bisogni banale e stantia, più legata a stereotipi ormai superati che alla realtà dei fatti.

Vincerà Benevento, il suo orgoglio, la sua voglia di guardare avanti, di rimettersi in competizione in un mondo che è cambiato. E lo farà scegliendo un progetto di governo della Città figlio di questo tempo perchè capace di relazionarsi con quel che sta accadendo intorno a noi.

L’unica rivoluzione utile a questa città è quella dei trentenni e dei quarantenni e la mia prima vittoria è stata coinvolgere in questo percorso una generazione di ragazze e ragazzi che reclamavano soltanto l’opportunità di fare qualcosa per la propria comunità. Sono beneventani perbene e competenti, affamati di fare e pronti ad assumersi la responsabilità di amministrare la città in cui vivono e vogliono far vivere i loro coetanei e i loro figli, lavorando fianco a fianco con chi già ha maturato esperienza e ha la passione per continuare a dare una mano.

Ma la politica da sola non può farcela. Serve uno sforzo comune. L’ho chiesto in questi giorni agli imprenditori, ai liberi professionisti, alle parti sociali, alle realtà associative.  Lo chiedo a ognuno di noi, nella nostra quotidianità. Perché anche la più piccola attenzione, come raccogliere una carta lasciata a terra, è un contributo alla crescita di Benevento.

Ma anche Regione e Governo devono fare la propria parte. Soltanto lavorando insieme a loro, infatti, potremo proseguire nell’opera di riqualificazione dei quartieri della Città, a partire da Capodimonte e Pacevecchia, contrastare con efficacia le nuove povertà, rilanciare il Centro Storico, estendere la rete dei servizi nelle contrade, potenziare i collegamenti con gli altri capoluoghi della regione e le altre aree del Paese, intercettare nuove occasioni di sviluppo, valorizzare in pieno il nostro straordinario patrimonio storico e culturale, rendere più bello ogni angolo della Città.

E così come ho chiesto a Governo e Regione di assumersi impegni precisi nei confronti di chi rappresenterà Benevento, così ho fatto io in prima persona nei vostri confronti.

I miei primi obiettivi da sindaco li ho illustrati in trasparenza all’opinione pubblica. Un minuto dopo il voto, lavorerò a sette questioni che richiedono una risposta urgente e immediata: mensa scolastica, Malies, Piazza Duomo, valorizzazione di Ponticelli, dell’ex Caserma Pepicelli, rilancio del commercio, manutenzione, cura e decoro della Città.

Io ci sono e ci siete anche voi.

La crescita di entusiasmo che quotidianamente ho potuto riscontrare intorno al progetto che abbiamo messo in campo è li a dimostrarlo.

Resta un solo passo ancora da compiere. Facciamolo insieme ed entreremo a testa alta nel futuro”.

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