ECONOMIA: CAMPANIA; ECCO MAPPA DEI SETTORI IN DIFFICOLTA’

Le conseguenze del calo dei consumi si avvertono in particolare nel comparto alimentare ed in quello della grande distribuzione, mentre i provvedimenti contenuti nella Finanziaria si fanno sentire soprattutto nel settore pubblico e nella scuola. Ad Avellino sono forti gli effetti della crisi nell’indotto auto. Tre settimane di cassa integrazione alle Fma di Pratola Serra. In crisi la concia ed il manifatturiero. A Benevento sono quasi 1500 i posti di lavoro a rischio. Trecento alla Fil di Sant’Agata dei Goti, azienda di lavorazione del tonno, 150 nell’area di cablaggio di Limatola, 450 al polo tessile di Airola ed alcune centinaia nel settore della grande distribuzione commerciale e nel distretto industriale di San Marco dei Cavoti. A Caserta la situazione resta difficile alla Ixfin, alla Finmek, alla Morteo, alla ex Alcatel e al polo tessile di San Leucio. Per quanto riguarda Salerno, è ancora crisi alla Ideal Clima, alla Mcm, alla Finmek di Pagani e, nel settore edile, alla Traci. Nel settore alimentare la mancanza di semola sta provocando problemi ai pastifici campani. Stessa situazione alla Algida di Caivano dove le scorte di magazzino, per il calo dei consumi, rischiano di provocare uno stop alla produzione. Il settore metalmeccanico a Napoli presenta situazioni a rischio, dalla Fiat alla Atitech, e anche nel resto della regione non ci sono segnali positivi. Nella scuola sono un migliaio a Napoli le supplenze tagliate per il prossimo anno scolastico, mentre 1500 sono i precari della sanità a rischio in Campania, 5mila gli esuberi nei Consorzi di bacino per l’igiene ambientale e possibili problemi per il taglio dei posti letto nella sanità privata. Difficile anche la situazione nei call center. (ANSA).

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