Economia: Verona (Bocconi), ‘avanti verso capitalismo sostenibile e digitale’

Milano, 2 dic. (Adnkronos) – “La sostenibilità finora ha rappresentato spesso più una moda che non delle vere pratiche comportamentali. Ora dobbiamo però andare rapidamente verso un capitalismo sostenibile, per realizzare il quale occorre ripensare l’operato dell’impresa, che da macchina analogica di produzione di profitto evolva verso un’impresa sostenibile impostata su una infrastruttura digitale e finalizzata a valori economici e sociali”. Lo ha detto il rettore dell’Università Bocconi di Milano, Gianmario Verona, nella sua relazione in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2021-22, il 120esimo dell’ateneo milanese. “Grazie al digitale stiamo diventando più bravi a misurare i macro e i micro fenomeni e immaginare innovazioni per riorganizzare i processi delle istituzioni e ridurre l’impatto inquinante di filiere che non sono più sostenibili. Il digitale, che permette di trasformare informazione in conoscenza, rappresenta l’infrastruttura su cui progettare il futuro industriale e sostenibile”, ha continuato.

Per Verona “in un momento di massima liquidità finanziaria, la domanda di innovazione è alta e il mondo della finanza sembra sempre più sensibile al tema della sostenibilità, ampliando ulteriormente la traiettoria degli incentivi espressi nel Next Generation Eu Fund. È difatti soprattutto ora grazie al Pnrr che siamo finalmente a un passo decisivo per il nostro Paese”. Il “convitato di pietra” per arrivare alla realizzazione di un capitalismo sostenibile “è la nostra volontà politica e aziendale a innovare in questa direzione. Le competenze dell’impresa sostenibile devono mettere assieme contenuti spesso distanti tra loro”, l’ingegneria dei materiali con le implicazioni economiche, i comportamenti digitali con l’impatto giuridico e la scienza dell’ambiente con la scienza della politica.

“A questo punto tocca a tutti noi, consumatori, azionisti, investitori, manager e policymaker, fare il salto necessario per rendere il mondo migliore come ci viene richiesto anche dal contratto che abbiamo sottoscritto con l’Europa per i nostri figli. Solo così sarà possibile portare avanti l’obiettivo ‘net zero emission’ del 2050 e contribuire a una transizione epocale anche dal punto di vista culturale”, ha concluso il rettore della Bocconi.

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