EMERGENZA COVID-19. Cimo-Fesmed:”Assurdo trasferimento di 7 dirigenti medici del “San Pio”, a Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso.

Giungono segnalazioni da colleghi medici in merito ad alcune disposizioni di servizio immediate e temporanee che impongono il loro trasferimento in pronto soccorso o in area covid pur continuando a garantire le prestazioni urgenti di propria competenza.
Nel merito i rappresentanti della CIMO – FESMED, chiedono  di conoscere se la “fase istruttoria” ha tenuto conto che trattasi di medici privi della necessaria specializzazione; se i medici sono stati in questi 5 mesi di transizione, tra la prima e la seconda fase della pandemia, adeguatamente formati; se i colleghi sono a conoscenza delle tecniche e metodiche per assistere a pazienti ricoverati nelle terapie subintensive; se i turni di servizio garantiscono l’adeguato riposo a norma di legge e secondo le vigenti disposizioni contrattuali; se sono stati adottati specifici percorsi a tutela della sicurezza degli operatori sanitari atteso che non è mai stato istituito il Comitato ….
Si rappresenta che trattasi di assistenza medica in aree ad elevato rischio di contenzioso che espone i medici non specialisti del settore a possibili richieste di rivalsa in considerazione del fatto che l’Azienda ha un’assicurazione che prevede una franchigia di 1 milione di euro.
In qualità di direttore medico di presidio e, soprattutto, in qualità di delegato del Direttore Generale per la sicurezza nei luoghi di lavoro, si chiede di conoscere se ha provveduto alla modifica del DVR relativamente al rischio biologico da Covid, atteso che il contagio tra il personale medico e sanitario rischia di essere particolarmente elevato.
CIMO-FESMED, pertanto, non condivide alcuni provvedimenti che minano seriamente la sicurezza delle cure e degli operatori sanitari, ragion per cui si la invita a voler revocare le disposizioni impartite, riservandosi di rivolgerci alle Autorità competenti.

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