Finanza, Italia indietro su alfabetizzazione: 12 imprenditrici in cattedra

Roma, 21 gen. (Adnkronos) – Se in Italia la finanza è “questa sconosciuta” ed il livello di alfabetizzazione finanziaria degli italiani si riconferma basso e caratterizzato da un significativo divario di genere, sarà “Finance is Cool” accendere un focus sul ritardo del nostro Paese che si posiziona in coda alla classifica stilata dall’Ocse. All’evento, lunedì prossimo 24 gennaio, l’Associazione GammaDonna presenta – in diretta streaming dalla Greenhouse Deloitte a Milano – il primo ciclo di Business Class che parte dalle esperienze concrete di imprenditrici di successo, raccontate in prima persona e analizzate nel dettaglio da esperti di economia e finanza. Sarà “un approccio pragmatico ma visionario, che ribalta il tradizionale canone formativo per veicolare con maggiore efficacia quanto e come gli strumenti finanziari possano essere determinanti in questo momento storico e costituire un asset strategico per la nascita, la crescita e, in alcuni casi, per la sussistenza stessa dell’impresa” sottolinea Valentina Parenti, presidente di GammaDonna.

E che l’Italia sia indietro nell’alfabetizzazione e nella presenza femminile nella finanza lo ha recentemente testimoniato anche l’indagine della Banca d’Italia secondo la quale, in una scala da 1 a 21, gli uomini si attestano su un punteggio complessivo di 11,44 a fronte del 10,95 delle donne. Così, se l’educazione finanziaria è per le donne – oltre che per l’Agenda 2030 – passaggio cruciale per conquistare l’indipendenza economica e ridurre drasticamente la disuguaglianza di opportunità, per chi fa impresa le competenze finanziarie rappresentano uno strumento basilare per ogni progetto di crescita, innovazione e internazionalizzazione. “Competenze che oggi più che mai – con le risorse in arrivo dal Next Generation Eu, il più grande pacchetto di fondi per stimolare l’economia mai finanziato dall’Ue – è necessario padroneggiare” argomenta ancora Parenti.

GammaDonna porta per così dodici testimonianze imprenditoriali – in partnership con Banca Mediolanum e Deloitte e con il coordinamento scientifico dell’economista Azzurra Rinaldi – coinvolgendole nei 6 moduli del percorso formativo che tocca i temi della pianificazione strategica, della quotazione in borsa, delle fusioni e acquisizioni, dell’accesso al credito e ai fondi pubblici, della finanza agevolata e di quella alternativa. L’obiettivo è supportare imprenditrici e imprenditori nel fronteggiare le criticità presenti e sfruttare le potenzialità del futuro, attraverso il racconto di chi è riuscito a mettere in atto strategie vincenti nonostante il contesto complesso. “Lo storico e scrittore israeliano Harari sostiene che gli esseri umani preferiscano pensare in termini di storie piuttosto che fatti, numeri o equazioni. E noi – dice infine Valentina Parenti- speriamo davvero che queste storie imprenditoriali, queste esperienze, creino emulazione e siano di ispirazione e stimolo per guardare alla finanza con occhi e approccio nuovi”.

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