Roma, 17 feb. (Adnkronos) – “I ragazzi diventano violenti, cattivi perché sono prigionieri. Non hanno più un loro spazio. Gli resta solo la famiglia, che può essere disfunzionale. Cercano il nemico per trovare una identità; per sentirsi in lotta, in gara”. Sono poche e lapidarie le parole di Maria Rita Parsi nel commentare l’ennesima rissa tra giovani, ieri a Formia, in cui è stato accoltellato a morte un diciassettenne. “Io sono contro te e mi sento io, che sono contro te”, scandisce la psicoterapeuta dell’Età dello sviluppo all’Adnkronos ammonendo: “Noi avremo il covid 20 per il burn out che la pandemia ha determinato”.
“Ragazzini in Dad, spesso mal gestita dai docenti, per ore davanti al computer e poi anche nel tempo libero. Con le risultanze tipiche – rimarca la Parsi – Aggressività, falso contatto con l’esterno, vuoto di contatti di relazioni”. “Avviene particolarmente in famiglie disfunzionali, con forti disagi di coppia, tensioni per problematiche economiche; ed a causa – rileva – di programmi tv come Gomorra ispirati alla violenza …”. Un quadro che “suscita una dipendenza non virtuosa dal mondo virtuale, che in quello reale – conclude – diventa conflitto”.
(di Roberta Lanzara)
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