Giochi Mediterraneo: Missori (calcio), ‘esordio con Roma magnifico, un onore capitano azzurro’

Orano, 25 giu. (Adnkronos) – “E’ sempre bello vestire la maglia della Nazionale italiana soprattutto in una competizione così importante come i Giochi del Mediterraneo. Ci sono tanti atleti e cercheremo di fare del nostro meglio”. Sono le parole del gioiellino giallorosso Filippo Missori, impegnato con la nazionale italiana U18 ai Giochi del Mediterraneo ad Orano in Algeria. L’Italia ad Orano 2022 è inserita nel Girone B che vedrà gli azzurrini affrontare il Portogallo all’esordio e poi la Grecia e la Turchia. Mentre nel gruppo A si affronteranno Spagna, Francia, Algeria e Marocco. Le prime due classificate di ogni girone si qualificheranno per le semifinali. “Abbiamo fatto una riunione tecnica con mister Franceschini per vedere le caratteristiche dei primi avversari, il Portogallo, ma bisogna affrontarle tutte, non c’è paura ma un po’ di ansia normale per l’esordio. Ci giocheremo tutte le nostre carte, siamo un gruppo forte e proveremo a dare il tutto per tutto. L’obbiettivo è fare meglio di quattro anni fa a Tarragona, (dove l’Italia di Franceschini perse in finale con la Spagna), il mister ce lo ha detto, il gruppo ne è consapevole, cercheremo anche di dare una bella soddisfazione a lui che se lo merita. Prepariamo tutte le partite al meglio”, ha aggiunto l’esterno giallorosso.

A 17 anni e 8 mesi (è nato il 24 marzo 2004), Missori ha già un record in tasca: è il primo della sua annata a esordire nelle coppe europee con un club italiano, grazie a Josè Mourinho, che ne segue con curiosità l’evoluzione tattica. È successo al minuto 79′ di Roma-Zorya, di Conference League. “L’emozione dell’esordio con la squadra che ti porti dietro da bambino è magnifica, ma anche giocare con la maglia della nazionale, e per me anche l’onore di indossare la fascia da capitano, è una emozione indescrivibile, come cantare ogni volta l’inno nazionale è bellissimo. Competizioni del genere si fanno per arrivare fino in fondo, ma anche per crescere, conoscere nuove culture, nuovi paesi. Siamo qui con altri ragazzi di altre nazionalità e c’è uno scambio reciproco. Il mio sogno calcistico? E’ quello di tutti i bambini che giocano a questi livelli, diventare un giocatore professionista”.

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