Giustizia: avvocati Milano, ‘stato di emergenza per Covid non può durare anni’

Milano, 22 feb. (Adnkronos) – La giustizia fa i conti con il Covid, ma “occorrerà sapienza ed equilibrio per non sacrificare il giusto processo sull’altare della velocità e imboccando le scorciatoie del periodo emergenziale”. Lo sostiene Vinicio Nardo, presidente dell’Ordine degli avvocati di Milano, durante l’iaugurazione dell’anno giudiziario. “Se l’anno scorso parlavamo dell’emergenza pandemica, oggi dobbiamo ragionare del suo superamento, poiché non è ammissibile uno stato d’eccezione che duri anni”.

Le riforme e le restrizioni a causa della pandemia non devono pesare sullo svolgimento dei processi, né sui diritti della difesa. “Il momento è delicato”, spiega, “Non va intaccata la pienezza del contraddittorio, anche nel secondo grado di merito. La ragionevole durata del processo potrà essere raggiunta piuttosto con nuovi modelli gestionali e piattaforme digitali finalmente ispirate alla modernità e non al modernariato”, obiettivo su cui punta il Pnrr.

Di fronte alla crisi della magistratura, Nardo individua nella “chiusura” le cause della “malattia”, in questo senso auspica “una riforma dell’ordinamento giudiziario aperta al contributo di tutti e l’abbandono di certi tic autarchici come la recente bocciatura di tutti i 17 avvocati selezionati per l’ufficio di consiglieri della Corte di Cassazione”. Nardo crede che vada offerta una prospettiva ai giovani avvocati, “il primo insegnamento dovrà venire loro dal Presidente della Repubblica che, per questo, auspico sia scelto tra chi dei diritti individuali si proponga di fare la propria bussola”, conclude Nardo.

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