Guardie mediche, Comune e Provincia unite contro i tagli.Decise azioni comuni per avanzare la problematica in Regione Campania

Si è tenuta questa mattina l’annunciata seduta congiunta del Consiglio comunale e provinciale di Benevento, convocata per dibattere delle problematiche legate alle direttive della Regione Campania in materia di sanità locale contenute nella delibera di Giunta regionale n. 1570/2004, in cui vengono illustrate le nuove linee guida per l’organizzazione dei presidi di Assistenza sanitaria territoriale (le cosiddette “Guardie mediche”) rapportandone il numero alla popolazione residente cui si riferiscono.Proprio per scongiurare il rischio di un drastico taglio ai presidi di assistenza sanitaria i due Enti gestionali maggiormente rappresentativi del territorio si sono riuniti per concordare azioni comuni.Alla seduta congiunta sono intervenuti anche il capogruppo Udeur in Regione Campania, Fernando Errico, il direttore sanitario dell’Asl Bn1, Bruno De Stefano ed una buona rappresentanza di medici in servizio presso diverse guardie mediche provinciali.I lavori sono stati aperti dal presidente del Consiglio comunale, Giovanni Izzo che ha evidenziato come celebrare una seduta congiunta dei Consigli di Comune e Provincia significhi mettere in risalto l’ampiezza della problematica trattata. “E’ necessario compiere uno sforzo comune – ha dichiarato il presidente Izzo – affinchè la Regione possa prendere coscienza della iniquità delle scelte fatte”.Una urgenza su cui ha posto l’accento anche Donato Agostinelli, presidente del Consiglio provinciale, nel successivo intervento: “Bisogna in ogni modo adoperarsi per scongiurare tagli ai servizi sanitari nel Sannio. La Regione prosegue nella sua cieca politica che rischia di desertificare le aree interne. Zone a cui vengono continuamente negati e sottratti servizi primari. Abbiamo il dovere di difendere tali zone dalla miopia dell’Ente regionale e garantire l’assistenza socio sanitaria delle aree rurali e montane, luoghi dove ancora oggi esistono i cosiddetti viaggi della speranza”.Il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, ha sottolineato come quella della sanità locale è una problematica nota già da tempo che andrebbe affrontata in maniera più ampia: “Il punto cruciale su cui bisogna soffermarsi è quello dei parametri che la Regione prende in considerazione per mettere in atto ogni decisione. Dei parametri evidentemente sbagliati perché prendono in considerazione esclusivamente il dato demografico che ci vede clamorosamente soccombenti rispetto a zone costiere che hanno densità e caratteristiche territoriali nettamente differenti rispetto alla nostre. Dovremo richiedere e batterci per cambiare quei parametri. Dovremo far capire che le zone interne sono una risorse che è messa a rischio da politiche che guardano prettamente a Napoli e la sua costa. Fino a quando non ci saranno cambiamenti nei metodi di scelta e ripartizione dei fondi adottati ci sarà sempre una dura contrapposizione ed un forte conflitto in Regione. Si tratta di una battaglia di sopravvivenza – ha concluso il sindaco – che deve vederci tutti uniti nell’organizzare un calendario di iniziative concrete per invogliare la Regione a mettersi in discussione”. I criteri adottati dalla Regione Campania sono stati il bersaglio anche del successivo, netto intervento del presidente della Provincia di Benevento Carmine Nardone: “Quella delibera va cambiata perché è ingiusta ed iniqua. Non si può pretendere di adottare scelte così importanti per tanti territori e popolazioni prendendo in considerazione esclusivamente la densità demografica e trascurando completamente l’estensione territoriale. Non si possono prendere decisioni di tale rilevanza e poi chiudersi a riccio senza possibilità alcuna di confronto o concertazione. Da quando sono Presidente della Provincia non ho mai incontrato l’assessore regionale alla Sanità. Non si può proseguire così. Portici ha una densità demografica che le permetterebbe di avere un presidio sanitario ogni dieci metri in contrapposizione a Montefalcone che ne sarebbe priva. Basta questo esempio per evidenziare la cecità della disposizione. Non abbiamo bisogno di diplomazia ma di un accordo di programma serio. Va formata una delegazione territoriale per porre in Regione in maniera netta l’urgenza di tale problematica”.In chiusura di Consiglio il presidente Giovanni Izzo ha ribadito la necessità di “attivarsi presso la Regione Campania, coinvolgendo anche i rappresentati sanniti ivi presenti, per salvaguardare i diritti della provincia di Benevento: dalla questione dell’Alta Capacità alla soppressione degli uffici e alle altre problematiche di cui si è discusso nel corso della seduta odierna”.Ecco di seguito l’ordine del giorno approvato all’unanimità:“L’Assemblea dei Consiglieri Provinciali e dei Consiglieri del Comune di Benevento, riunitasi in data odierna, in seduta congiunta presso Villa dei Papi, dopo ampio dibattito e confronto, anche aperto al contributo esterno, approva il seguente ordine del giorno:PREMESSOChe la DGRC n. 1570/04 penalizza enormemente la Provincia di Benevento per le notevoli ripercussioni che rischia di produrre rispetto all’erogazione dei servizi forniti dai Presidi di Continuità Assistenziale (ex guardie mediche);che in base ai criteri contenuti nel succitato atto deliberativo regionale, la presenza dei Presidi sul territorio regionale sarebbe determinata solo in relazione alla consistenza demografica (es.: un medico ogni 4000 abitanti…);che l’applicazione di tali criteri in provincia di Benevento ridurrebbe da 141 a 101 unità lavorative l’attuale dotazione organica dei medici addetti al servizio e che tale riduzione comporterebbe anche la conseguente diminuzione del numero dei Presidi di Continuità Assistenziale nella Provincia di Benevento dagli attuali 25 a 10.CONSIDERATOChe una tale evenienza comporterebbe un danno intollerabile per la comunità Sannita già pesantemente penalizzata in altri settori;alla luce di quanto espostoESPRIME LA VOLONTA’1) di richiedere alla Conferenza dei Sindaci dell’ASL Benevento, organo di indirizzo e di controllo, di attivarsi nei confronti del Direttore Generale della medesima Azienda al fine di scongiurare l’applicazione della delibera in questione;2) che il Consiglio Regionale modifichi i parametri relativi alla consistenza demografica, affinché si privilegino anche i territori disagiati.3) di richiedere, altresì, alla medesima Conferenza dei Sindaci di aprire subito una vertenza con la Giunta Regionale della Campania, onde determinare una revisione della delibera n. 1570/04 che consenta alla Provincia di Benevento di mantenere il numero degli attuali Presidi e dell’attuale organico;4) di investire della questione anche la Deputazione Regionale della Provincia di Benevento chiedendo alla stessa di adoperarsi perché le istanze suesposte vengano accolte”.

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