I gruppi del PDl replicano al Sindaco pepe

Così i gruppi consiliari a Palazzo Mosti: AN, “Cristiano popolari verso il PdL”, Forza Italia, “Cristiani democratici per Benevento” e “Io con D’Alessandro”Organizzare un incontro con i giornalisti, in coincidenza con la scadenza dei due anni dal proprio insediamento, limitandosi a lanciare invettive nei confronti del centrodestra, con la sterile logica del “torcicollo”, è la evidente dimostrazione della mancanza assoluta di concretezza e operatività.Solo a titolo di esempio ci preme sottolineare il riferimento fatto alla candidatura di Benevento nel patrimonio mondiale Unesco (che noi condividiamo) che è oggi possibile solo grazie a quanto è stato precedentemente realizzato dalle tanto vituperate amministrazioni precedenti, che hanno investito in termini di capitali e di idee nella riqualificazione del centro storico, attraverso un sapiente utilizzo delle risorse comunitarie e nonostante l’ostruzionismo (quello sì) della Regione Campania.Importante è anche ricordare, a proposito di Piano strategico, che se oggi il sindaco utilizza i fondi residui del finanziamento ottenuto all’epoca, solo per organizzare convegni e incontri, con allegati banchetti, e affidare incarichi fiduciari, ciò si deve, ancora una volta, alle capacità di programmazione e all’efficienza dei governi Viespoli e D’Alessandro.Potremmo rispondere e confutare, dunque, punto per punto, quanto affermato e lo faremmo consci anche di aver potuto commettere qualche errore, così come sempre accade quando si opera e si amministra seriamente la propria comunità, ma preferiamo ribaltare le accuse mettendo in campo azioni e idee. A tal proposito è bene ribadire al sindaco Pepe che egli ha ereditato una città, ben al di là delle sue argomentazioni, risanata sia in termini amministrativi che di prospettiva.I gruppi del PdL, consapevoli di essere classe dirigente responsabile, ritengono di poter incentivare iniziative tese, da un lato a coinvolgere le forze sociali e produttive della città sui temi dello sviluppo locale e del lavoro, e dall’altro (vista l’attualità del tema) a rivedere, attraverso il ruolo di centralità e di programmazione del consiglio comunale, la “mission” dell’Iacp, non solo come soggetto costruttore (in questo caso con priorità all’edilizia sociale) ma anche come soggetto manutentore (efficiente) del proprio patrimonio immobiliare.Così facendo si darebbero chiari segnali in quei quartieri popolari dove tali attività trovano saltuario attivismo, spesso in coincidenza con i momenti elettorali.L’opposizione, così facendo, si candida ad essere guida futura, nella convinzione dei limiti programmatici e delle contraddizioni valoriali del centrosinistra che, sia in città che in provincia, quando vince non governa.

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