Il presidente della Provincia di Benevento Carmine Nardone ha chiuso le contrattazioni del NASDAQ di New York.

Si tratta di un onore che il National Association of Securities Dealers Automated Quotation (cioè: “Quotazione automatizzata dell’Associazione nazionale degli operatori in titoli”) riserva a personalità eminenti: la presenza di Nardone è avvenuta nell’ambito delle celebrazioni del Columbus Day in corso nella Grande Mela a cura della comunità italo-americana di New York. Il presidente Nardone era, infatti, in compagnia di Salvatore J. Zizza, presidente, e Joseph V. Del Raso, vice presidente esecutivo del NIAF, la Fondazione nazionale degli Italo-americani, una delle più importanti Associazioni del mondo che riunisce i discendenti dei nostri emigranti. La partecipazione di Nardone ad una seduta del mercato borsistico elettronico, il più imponente del pianeta, istituito nella mitica Wall Street già 35 anni fa (precisamente il 5 febbraio 1971), è prova dell’impegno con il quale la Provincia di Benevento sta conducendo da qualche tempo i programmi di internazionalizzazione commerciale. Lo speaker del NASDAQ, in diretta mondiale, ha infatti presentato il Sannio come una delle realtà più interessanti dell’Italia perché “lavora ad un processo di modernizzazione che guarda al futuro”. Nardone, che era accompagnato da Elia Mannetta, vice direttore della Conferenza Internazionale sulla Sicurezza dei trasporti organizzata della Provincia di Benevento, ha dichiarato di sentirsi onorato di rappresentare un territorio delle aree interne meridionali nella più importante Borsa dei commerci del mondo. “La comunità italiana e sannita negli USA ha dato esempi straordinari di attivismo e di capacità imprenditoriale: a loro va l’omaggio di quanti sono rimasti in patria. Le istituzioni locali italiane, anche e soprattutto quelle meridionali, hanno del resto un grande ruolo propositivo e programmatico da svolgere per affermare la capacità dei territori di farsi soggetti attivi dello sviluppo e non spettatori passivi di scelte maturate nelle aree forti”. E Nardone ha così concluso: “La missione al Columbus Day 2006 dimostra una vitalità dei territori che non è affatto proporzionale o dipendente dalla grandezza delle istituzioni.” Il presidente ha partecipato anche ad un briefing con alcuni esponenti del mondo del commercio e dell’industria in USA interessati ad una espansione delle proprie attività economiche all’estero.

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