La Cdl sugli atti vandalici a Sant’Anna.

Versare del vino nell’acquasantiera, come è avvenuto nella chiesa di Sant’Anna o recarsi sull’altare e compiere gesti oltraggiosi di un luogo sacro, è cosa gravissima che offende non soltanto tutti i cattolici e la nostra religione, ma tende anche a demolire i nostri valori e ciò in cui crediamo.E cosa grave è stato anche consentire che si svolgessero due manifestazioni davanti alle chiese di Sant’Anna e di San Bartolomeo, che con i loro suoni a volume molto alto, hanno disturbato le funzioni religiose e costretto il parroco della chiesa di Sant’Anna, prima a chiudere la porta, poi ad annullarne alcune. Tutto ciò, che ci auguriamo possa essere una coincidenza, ci fa capire, però, quale sia l’obiettivo che si vuole colpire e come questi episodi siano, probabilmente, da collegare a quello di piazza “ Santa Sofia” e alle successive dichiarazioni rese alla stampa dall’assessore comunale Medici,Dichiarazioni non rispettose dell’ Istituzione ecclesiastica, che potevano essere evitate e che probabilmente hanno determinato tensione non soltanto tra i rappresentanti della Chiesa e l’amministrazione comunale. Quest’ultima, peraltro, restando in silenzio, ci è sembrata d’accordo con le dichiarazione dell’assessore. Chi tace acconsente!Sarebbe opportuno, comunque, che per il prossimo futuro manifestazioni di tal genere fossero disciplinate preventivamente o non consentite se non autorizzate. A nulla serve lavarsi le mani, prima e rammaricarsi dopo! Chi ha responsabilità di governo di questa città sa come evitare che simili provocazioni avvengano e sa anche bene come evitare che si possano ripetere episodi che risultano offesa nei confronti della nostra religione e dell’ intera comunità che per storia e per cultura, è profondamente cattolica.

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