Legalità, Orlando (PDL): dialogo tra maggioranza ed opposizione

Da una parte c’è la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra Prefettura e Comune avente ad oggetto proprio la legalità e gli atti conseguenti. Dall’altra, abbiamo il tragico caso dell’assessore napoletano Nugnes che, preso dal vortice delle “paure”, ha deciso di chiudere la sua esistenza terrena suicidandosi. Salta, dunque, agli occhi l’importanza di atti come quello sottoscritto dal Sindaco a cui, però, è necessario affiancare atti concreti e scelte che da quegli atti divengano consequenziali. Lo scrittore Roberto Saviano ha più volte stigmatizzato l’eccessiva teorizzazione della legalità cui non sempre corrisponde un concreto atteggiamento di verifica e di programmazione. Il Protocollo, dunque, ha proseguito Nazzareno Orlando, divenga fondamentale per la verifica a posteriori e per la costruzione dei percorsi futuri . Tutti devono essere messi nella condizione di poter decidere in libertà, senza condizionamenti e con la garanzia di esser tutelati sia a livello morale che fisico. La certezza della pena diviene fondamentale in tale contesto. Così come diviene estremamente necessario bloccare trame interne agli apparati che vedono saldarsi interessi diversificati e settori economici ed imprenditoriali che, dal caos, traggono enormi vantaggi. In questa ottica non può che essere auspicabile un dialogo costante tra maggioranza ed opposizione che non sia basato su reprimende ed analisi ma sulla condivisione di una operatività non sempre facile e per certi versi, anche molto scomoda. Se, dunque, a breve, come afferma l’amministrazione in carica diverranno patrimonio pubblico il Piano Strategico, il PUC ed alcune grandi opere come la piattaforma logistica, bene sarebbe divenire con grande efficienza operativi applicando con rigorosità il Protocollo e, se necessario, rivedendolo in alcune parti per renderlo applicabile anche ad altri settori, nel tentativo di coinvolgere sul tema l’intera classe dirigente del territorio. Lo sviluppo passa anche e soprattutto per decisioni ed atti come questi che di certo renderebbero più sicura ed appetibile la nostra Provincia sovvertendo, così, definitivamente, l’opera di desertificazione che da più parti, a cominciare dal capoluogo di regione, viene resa sempre più quotidianamente tangibile.

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