Manovra: Zingaretti, ‘destra affossa fragili, opposizioni collaborino’

Roma, 26 nov. (Adnkronos) – “La destra si è mossa con una manovra iniqua e sbagliata, ma che parla, dividendola, a pezzi di società. Ora le opposizioni collaborino di più (…) rappresentano la maggioranza del Paese e ora devono superare furbizie ed egoismi, aprire una fase nuova basata sulla consapevolezza che la destra rischia di far tornare indietro l’Italia”. Così Nicola Zingaretti in un intervento su La Stampa.

“I possibili contraccolpi sulla fascia più fragile in questa prima manovra targata destra sono preoccupanti. A partire dai tagli per il 2023 e dalla successiva abolizione nel 2024 del reddito di cittadinanza, una misura sicuramente migliorabile, ma che – come ci ricorda sempre l’Istat – ha permesso a 1 milione di persone di non scivolare nella povertà assoluta. Inoltre, le risorse destinate a capitoli fondamentali come la Scuola, la Sanità, lo stato sociale, sono in netta diminuzione in termini reali da qui al 2025, nonostante un netto aumento del debito pubblico con il deficit che aumenta al 4,5% del PIL nel 2023”.

“Queste scelte sbagliate creeranno un allargamento delle disuguaglianze formative, sanitarie e di reddito e rischiano di far pagare carissima la crisi economica a milioni di italiani, specialmente ragazze e ragazzi. Il populismo usa il popolo ma non lo aiuta. Andiamo il 17 dicembre nelle piazze per far emergere una differenza, una speranza. Per difendere le persone da un’aggressione pericolosissima ai diritti e al benessere di tutti, per chiedere investimenti e misure a difesa della sanità pubblica, per il lavoro e per lo sviluppo delle nostre imprese”.

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