Giungono ulteriori conferme in vista di venerdì 20 novembre, quando dovremo fare i conti con un’irruzione invernale a tutti gli effetti, in grado di capace di provocare temporali, grandinate e addirittura la neve fino a quote di collinari. Insomma sarà una giornata pessima meteorologicamente parlando, come non si vedeva da tanto tempo dopo un lunghissimo dominio anticiclonico.
E’ una sentenza quella che danno gli ultimi aggiornamenti dei principali modelli internazionali di riferimento: da venerdì 20 una massa d’aria gelida in discesa dal Polo Nord scivolerà nel Mediterraneo attraverso la porta del Rodano e darà vita ad un ciclone continuamente alimentato da correnti instabili, proprio nel cuore del mar Tirreno.
ZONE A RISCHIO – Il vortice depressionario provocherà forti temporali e piogge persistenti su tante regioni, soprattutto al Centro-Sud. Occhi puntati, in particolare, su Campania, Puglia, Basilicata e Calabria dove non escludiamo il rischio di grandine, episodi alluvionali e allagamenti. Rovesci a carattere temporalesco sono attesi inoltre su Sardegna e Lazio, dove soffieranno violente raffiche di freddo vento, dai quadranti settentrionali.
Il sensibile calo delle temperature, unito all’intensità delle precipitazioni, potrebbe favorire importanti nevicate sui nostri rilievi, con i fiocchi che potrebbero spingersi fin sotto gli 800 metri di quota. La neve potrebbe fare la sua comparsa in città come Potenza, Isernia e Campobasso, anche sotto forma di bufera.
Nonostante un ampio soleggiamento, anche al Nord inizierà ad affluire aria sempre più fredda di origine polare. Le temperature subiranno un vero e proprio tracollo, anche di 10/15°C, portandosi fin sotto le medie climatiche attese in questo periodo. Complice il rasserenamento, farà molto freddo in particolare di notte e al primo mattino, specie in Valpadana, con valori sotto zero e con le prime gelate di stagione, soprattutto in aperta campagna.
adnkronos
ARTICOLI CORRELATI