NOTIZIE DA LAMEZIA

Vista da NoiContinua a volare la Vigor Lamezia. Altri tre punti, sudatissimi, a impreziosire ancor di più un campionato positivo e, per certi versi, storico. Una vittoria davvero importante che consente agli uomini di Provenza di restare saldamente sulla seconda piazza, prima diretta inseguitrice del blasonato Sorrento di Ruotolo e Rastelli. Ed ora tutti a Benevento (ieri sconfitto e per questo staccato di tre punti, ndr) a continuare questa meravigliosa avventura che può regalare una stagione davvero memorabile… a tal proposito ha fatto piacere vedere in tribuna G.B. Ventura, storico e sempre amato presidente della promozione in C2.La partitaInnanzitutto un applauso a mister Di Leo. Prepara la gara alla perfezione, limitando le sfuriate vigorine sulle fasce, proprio dove la Vigor costruisce le sue vittorie. Di contro lascia sguarnito il reparto avanzato dove Di Muro e Porpora giganteggiano quasi per tutta la gara. Gli ospiti creano anche l’occasione migliore di tutta la gara (traversa colpita ad inizio gara, ndr) nonché qualche buona ripartenza ma alla fine, tirando le somme, si preoccupa solo e soltanto di non prenderle. Resta comunque la buona impressione lasciata dagli ospiti, aiutati da una Vigor sotto tono rispetto alle precedenti partite, che però ha portato comunque punti in carniere, segnale confortante in una stagione in cui alla Vigor, a volte, sembra girare bene. Nel secondo tempo però sale in cattedra la Vigor (O forse è più giusto dire sulla sedia…). Nonostante non si sia trattato della migliore Vigor della stagione, la squadra di Provenza comincia a produrre più gioco, soprattutto sulle fasce.E proprio dalle fasce nasce l’occasione che deciderà il match. Sergi si invola sulla sinistra, mette al centro un cross perfetto per Lisi che gira al volo “beccando” in pieno la manina di un difensore: rigore e trasformazione di Alessandrì con conseguente abbraccio di “massa” a Provenza. Da qui alla fine sarà un monologo con la Vigor a difendere (e bene, ndr) e l’Andria a cercare di… prendere lo specchio della porta, cosa mai riuscita.Perché “tutti a Benevento”Mancano due giornate alla pausa, una trasferta ed una in casa. Un range di punti che va dallo zero al sei. Perché tutti a Benevento? Ve lo spieghiamo Noi. 50 diffidati e squadra al secondo posto. In situazioni simili, nel trienniodi serie D, ad esempio, si muovevano 300 tifosi. Oggi siamo alle strette, ridotti all’osso. Mancano ragazzi che in trasferta non mancavano mai, che organizzavano la trasferta agli altri. Di conseguenza manca, alla Vigor, una spalla su cui appoggiarsi quando è lontana dal D’Ippolito. Aiutare la Vigor oggi è un dovere, esserci a Benevento, in uno stadio da 20000 posti un obbligo. Ci auguriamo che molti accolgano positivamente l’invito e che uno spicchio del “Santa Colomba”, domenica, possa vestirsi di biancoverde.PagelleDe Felice: sbaglia una uscita su tre: nella prima chiama la palla a Di Muro che non si ferma; nella seconda non chiama la palla a Porpora che si ferma; nella terza, infine, sbaglia l’uscita (in due casi sono i difensori, secondo Noi, a non aver valutato bene la situazione, ndr). Gestisce a dovere una partita senza grandi sussulti e interventi con sufficiente ordine. 6Petrassi: sembra fuori partita nei primi minuti, poi acquista convinzione e, grazie ad un tempismo eccezionale, non sbaglia un intervento, molti dei quali in anticipo e in tackle, segno che è in forma. 6.5Pippa: il pendolino della fascia sinistra. Dalle sue parti non si passa! Decisivo il suo sostegno alla manovra nel secondo tempo grazie a raddoppi maggiormente sfruttati dai compagni. 6.5Porpora: sfoggia una continuità di rendimento apprezzabile che ne evidenzia la crescita come calciatore. 6.5Di Muro: guida la difesa con ordine lasciando agli avanti avversari solo le briciole. 7Zaminga: un mastino in mezzo al campo anche se, ad onor del vero, deve solo rifinire il lavoro svolto da Battisti. Annulla le velleità del suo avversario diretto, Spinelli, spesso vincendo duelli e partita. 6.5Riccobono: meno espressivo delle ultime partite, segno evidente che mister Di Leo aveva studiato bene la Vigor o, forse, s’era un pochino montato la testa… Riesce solo in qualche giocata e quasi mai a trovare il fondo per il cross. Da uno giovane come lui bisogna sapere attendere per poi raccoglierne i frutti. 6Battisti: ingaggia una battaglia ovunque c’è la palla. Comanda il pressing vigorino fino al gol per poi, dopo il vantaggio, trasformarsi in muro davanti alla difesa. Assolutamente il migliore in campo 7Sergi: curiosità: in una gara atipica si invola sulla fascia e serve l’assist decisivo a Lisi, per il fallo di mani da cui scaturirà il vantaggio della Vigor. Gli avversari riescono ad ingabbiarlo limitandone le giocate e la pericolosità, ma riesce, tuttavia a farsi valere. 6Alessandrì: è un capitolo a parte di questa stagione… sembra giocare a mezzo servizio! Non osiamo immaginare cosa possa succedere quando tornerà ad essere quello che è… 6 (di fiducia…)Lisi: eterno moto perpetuo. Qualche buona giocata e soprattutto decisivo nell’occasione del gol partita. Forse la pausa natalizia può rigenerarlo visto come sembri in calo rispetto a qualche domenica addietro. 6.5Picci: egoismo in un’occasione nel finale che poteva pregiudicare il risultato. Alla fine protagonista di un battibecco con capitan Alessandrì, reo di non averlo servito sotto porta. 5Facci: con ordine ed esperienza aiuta la difesa a reggere l’urto finale dell’Andria. 6.5Martone: si piazza sulla fascia sinistra a dar manforte a Petrassi, sganciandosi anche in avanti e cercando la conclusione. Un buon contributo alla causa. 6Provenza: una settimana travagliata la sua. Poco tempo per preparare la partita, poca testa, giustamente, da dedicare alla sua Vigor. Bravo, comunque, a reimpostare la squadra in corsa e a portare a casa i tre punti nonostante la partita poco brillante dei suoi. 6.5 FONTE BENEVENTOCALCIO.IT

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