**Pd: Schlein ai parlamentari dem, ‘collegialità dirimente, sciogliamo nodi insieme’**

Roma, 27 mar. (Adnkronos) – Dopo le fibrillazioni dei giorni scorsi sui vertici dei gruppi, la lunga riunione dei parlamentari con Elly Schlein fila via senza particolari tensioni. E domani, secondo le previsioni, si andrà all’elezione dei capigruppo secondo la proposta della segretaria: Francesco Boccia al Senato e Chiara Braga, già esponente di Areadem di Dario Franceschini, alla Camera. Il completamento degli uffici di presidenza con vicepresidenti, segretario d’aula e tesoriere, legati anche ‘all’incastro’ con le nomine nella nuova segreteria, dovrebbero essere definiti in un secondo momento. E non se ne parlerà prima della prossima settimana. Anche perchè nei prossimi giorni Schlein sarà in Friuli Venezia Giulia per la campagna delle regionali.

“Ci aspettavamo peggio”, dice un esponente della maggioranza dem viste le polemiche che hanno preceduto l’assemblea di oggi. Ma l’articolazione della minoranza ‘bonacciniana’, con la nascita dei Neo-ulivisti, ha di fatto limitato la possibilità degli sconfitti al congresso di incidere nei numeri nei gruppi parlamentari. Niente conta. “Al momento non abbiamo notizia di candidature alternative”, dicono dalla maggioranza dem. Schlein da parte sua, riferisce un deputato Pd, ha chiamato tutti i parlamentari per argomentare le scelte sui capigruppo che sarebbero state conseguenza di un accordo stretto con lo stesso Bonaccini.

Alessandro Alfieri ha richiamato all’attenzione “al pluralismo” e ha espresso preoccupazioni “da cattolico” sulla Gpa. Piero Fassino da ex-segretario ha ‘consigliato’ la neo leader dem sulla necessità di esercitare il ruolo con “generosità”: “Condivisione non è spartizione. Chi ha interesse a tenere un partito unito è chi lo dirige. Per unire un partito avrai bisogno di essere generosa perché questo aumenta credito e capacità di unire”. E Gianni Cuperlo avverte: “Non bisogna ricercare falsi unanimismi e non premiare facili trasformismi”. Ma non si è andati oltre questo, nessuno affondo nella lunghissima serie di interventi, da Andrea Orlando a Matteo Orfini, Andrea De Maria, Bruno Tabacci solo per citarne alcuni. L’assemblea è durata ben oltre tre ore.

“Ritenevo utile un primo momento di confronto -ha esordito Schlein davanti ai gruppi- sulla nuova fase e sulle priorità dell’attività politica e parlamentare. Domani, invece, affronteremo la questione degli assetti”. Nel corso dell’intervento ha poi sottolineato come “la collegialità” sia un “punto dirimente. Dovremo essere bravi a far lavorare bene il partito nel nuovo assetto che si darà, e i gruppi, nel pieno rispetto della loro autonomia”. Ed ancora sui nodi politici: “Abbiamo nodi politici importanti davanti a noi, è innegabile, dobbiamo provare a scioglierli insieme”. E poi sottolinea: “Salvaguardando tra noi la chiarezza”.

Schlein ha quindi fatto il punto sulle iniziative del primo mese da segretaria e sulle priorità a partire dal salario minimo, diritti, Pnrr e sulla Rai osserva: “Vigileremo”. Ha ringraziato Enrico Letta e le capigruppo Simona Malpezzi e Debora Serracchiani per “il lavoro encomiabile” in una “fase di transizione lunga e complessa”. Una fase “difficile” che potrebbe essere alle spalle. “Abbiamo visto cambiare il clima intorno al Pd in queste settimane, nelle piazze e nell’opinione generale, viviamo una fase positiva testimoniata dalle 16000 tessere che sono arrivate in pochissimo tempo. Vorrei che tutti insieme consolidassimo questo momento per rafforzare il Pd”, dice la segretaria ai parlamentari.

Sul Pnrr, Schlein sottolinea il ritardo del governo: “Il Pd presidierà con grande attenzione”. Ha poi parlato di Cutro ricordando la richiesta di chiarezza al governo e la presenza del Pd nel luogo della strage a differenza dell’esecutivo: “Siamo stati li coi nostri corpi a senza parole a portare omaggio alle vittime e ai loro familiari. Dopo il Presidente Mattarella, e in assenza del governo”. Sul salario minimo, ricorda che il no di Meloni ma, sottolinea, “noi insisteremo, coinvolgendo le altre opposizioni” così come su altri temi come “la sicurezza sul lavoro, la sanità pubblica e universalistica”.

Poi il capitolo dei diritti. “Il governo -ha detto Schlein- pianta una bandierina ideologica al giorno e intanto sferza un attacco senza precedenti ai diritti dei bambini e delle bambine. Le pressioni per interrompere le trascrizioni, ad esempio. Siamo stati nelle piazze di questi giorni con i nostri sindaci e lavoreremo anche qui in Parlamento. La destra ha continuato l’attacco facendo saltare la legge cui stavamo lavorando sulle detenute madri e i loro figli. Con un cinismo terrificante”.

La segretaria ha anche riferito della “calorosa accoglienza dai nostri primi ministri, dai commissari europei, dai leader degli altri partiti socialisti” la prevertice del Pse a Bruxelles. E poi l’affondo sul Meloni: “Sul tema migrazioni Giorgia Meloni doveva chiedere una mare nostrum europea anziché dichiarare guerra alle Ong. È tornata da Bruxelles con un pugno di mosche”. Ultimo punto, la Rai: “Sulla questione degli assetti dell’informazione nel servizio pubblico dobbiamo seguirla con particolare attenzione. Mi pare che il governo stia cercando di metterci un po’ troppo le mani. Vigileremo”.

Quanto agli assetti, parlamentari dem riferiscono che il lavoro per la gestione unitaria va avanti sia per la composizione degli uffici dei presidenza dei gruppi che per la segreteria. Oltre all’ingresso di alcune personalità – da Davide Baruffi a Alessandro Alfieri – si parla anche della possibilità di un vicesegretario della minoranza. Mentre Antonio Misiani ridimensiona la voci sulla segreteria stile ‘governo ombra’: “La parola ‘governo ombra’ non è stata evocata. E’ stato invece condivisa la linea di un approccio combattivo”.

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