Pd: Tinagli, ‘serve rivoluzione su selezione classe dirigente’

Roma, 28 gen. (Adnkronos) – “Il Pd è unico e vero partito che consulta davvero gli iscritti, e di questo dobbiamo essere orgogliosi: ringrazio Enrico letta delle tante occasioni di confronto e ascolto. Però qualcosa non ha funzionato”. Così la vicesegretaria Irene Tinagli intervenendo sul palco della convention di Stefano Bonaccini in corso a Milano.

“Ci sono incrostazioni e meccanismi che non siamo riusciti a scardinare e ci hanno allontanato dai nostri elettori. Il correntismo esasperato , le polemiche inutili, il fuoco amico: trovo assurdo esserci divisi sulle parole da mettere nel manifesto dei valori e non aver fatto una riflessione seria su uno statuto che ci ha costretto a fare un congresso di sei mesi , su quale sia l’utilità di avere organi di centinaia di persone convocati a ratificare scelte effettuate a Roma. E poi c’è lo scollamento dai territori, e di questo ha parlato spesso e bene Stefano Bonaccini, ma c’è anche un divario dalla società”.

“Non si incalza il governo solo con gli slogan, ma con idee e proposte innovative e credibili e queste ce le hai solo se hai persone che portano esperienza e competenza. Troppo spesso abbiamo fatto liste e candidature basate su segnalazioni da parte dei soliti noti, o messo persone in enti o commissioni che non erano in linea con le loro competenze. Questo indebolisce il partito, lo rende incapace di esprimere una classe dirigente e una proposta politica nuova. E’ inutile continuare a parlare di rinnovamento se non indichiamo i criteri con cui lo vogliamo fare”.

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