Perifano: “Restituiremo centralità alle competenze e daremo un’opportunità ai professionisti locali”

“Nei prossimi anni a palazzo Mosti torneranno al centro le professionalità e le competenze”.
Così il candidato sindaco Luigi Diego Perifano introduce una delle dieci priorità per il rilancio di Benevento comprese dall’intesa programmatica siglata con Angelo Moretti: il Piano Strategico.
“Dinanzi a noi c’è una sfida formidabile rappresentata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dall’ultima tranche dei Fondi europei. Per coglierla, però, sarà necessaria una svolta organizzativa a Palazzo Mosti perché nelle condizioni attuali non saremmo in grado di competere con le altre realtà amministrative. Nella struttura del Comune di Benevento, infatti, la Programmazione comunitaria e complessa non esiste. È stato istituito un “Ufficio dei fondi Europei” ma svolge funzioni esclusivamente di “contabilità” e non di strategia. Una mancanza grave, considerato che da anni ormai lo Stato Centrale ha stretto i rubinetti per gli investimenti”.
“Noi – prosegue Perifano – torneremo a investire nella programmazione. L’ente comunale, dunque, non potrà fare a meno di reclutare professionisti per realizzare un team di esperti sulla europrogettazione, sulla gestione dei fondi del PNRR, sulla gestione dei fondi indiretti e sulle tante opportunità di finanza agevolata che l’Ente comunale può cogliere”.
“Immaginiamo una vera e propria cabina di regia per il Pnrr e per i fondi comunitari che sarà coordinata da un assessore alla Programmazione Territoriale e al Piano Strategico”.
“Ma l’apporto dei professionisti – aggiunge il candidato sindaco – potrebbe rappresentare anche la chiave di sblocco per la gestione di una procedura di dissesto che procede troppo lentamente, penalizzando così cittadini e imprese. Finirà lo scontro con l’Osl e anzi proprio assieme ai liquidatori cercheremo la soluzione utile a coinvolgere le competenze locali nel processo di superamento del dissesto”.
“Così facendo – conclude Luigi Diego Perifano – risolveremo due problemi atavici che l’amministrazione Mastella non ha voluto o non ha saputo affrontare: scarsa programmazione e uscita dal dissesto”.

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