Psi: alla guida de ‘l’Avanti’ per la prima volta una donna, Fazzalari ‘erede’ di Bissolati

Roma, 23 nov (Adnkronos) – ‘L’Avanti!’, lo storico giornale socialista fondato nel 1896, sarà diretto per la prima volta da una donna: Giada Fazzalari, giornalista professionista, capo Ufficio stampa e direttore della Comunicazione del Psi dal 2010, guiderà ‘l’Avanti!’ della domenica, settimanale cartaceo tornato in edicola in abbinamento con ‘Il Riformista’ sei mesi fa, ogni sabato, come unico giornale di partito attualmente in versione cartacea.

Fazzalari, che aveva già ricoperto il ruolo di vicedirettore, è stata voluta dal segretario del Psi Enzo Maraio e la sua candidatura è stata approvata dall’Assemblea del partito. Calabrese di Taurianova, in provincia di Reggio Calabria, formatasi da adolescente nella Sinistra giovanile, il movimento giovanile del Pd, laureata alla Sapienza, Fazzalari è giornalista pubblicista dal 2006 e giornalista professionista dal 2019.

Esperta di comunicazione politica, ha ricoperto ruoli apicali nel Psi, dove è approdata nel 2010. Ha assunto incarichi istituzionali, come portavoce e capo della segreteria del vice ministro dei Trasporti nei governi Renzi e Gentiloni e nella commissione Istruzione e Cultura del Senato. Ha scritto un libro sulla pandemia ed è allieva di Ugo Intini, storico direttore dell’Avanti! con Craxi e al fianco di Pietro Nenni e Sandro Pertini.

(Adnkronos) – “Essere la prima donna alla guida dell’Avanti! non è un merito. Ma è un segnale positivo in questo tempo che, a furia di sbandierare i diritti delle cosiddette ‘quote rosa’, è finito per non valorizzarle, persino isolandole”, ha scritto Fazzalari sui social.

“‘Di qui si passa’, titolava il primo editoriale di Bissolati, 126 anni fa, intendendo che non si può non fare i conti con la storia socialista”, ha dichiarato ancora la neo direttrice.

“E’ un concetto attuale che noi, nel contesto della crisi profonda che vive oggi il centrosinistra, abbiamo ribadito con forza e continueremo a farlo: ancoraggio al socialismo europeo, prospettiva socialdemocratica della sinistra, che torni a battersi per i fragili, per gli ultimi, per la dignità del lavoro, per il merito, per le imprese schiacciate dalla crisi. Insomma, la sinistra deve essere socialista, perché la questione socialista è tornata e non si può ignorare”, ha concluso.

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