Rassegna cinematografica su Giovanni Fusco alla Biblio-Mediateca provinciale.

E che musica. E’ dedicata infatti, ad un grande compositore sannita, Giovanni Fusco, una Rassegna cinematografica che si apre il prossimo 7 dicembre 2006 alle 19.30 presso l’Istituto culturale di Corso Garibaldi di Benevento e che andrà avanti tutti i giovedì sino al prossimo 11 gennaio 2007. L’evento, promosso dall’Assessorato alla Cultura della Provincia, vuole ricordare uno dei più importanti compositori del cinema italiano, definito da Ermanno Comuzio «il padre della moderna musica da film». L’ingresso alla Rassegna è libero. L’omaggio della BiblioMediateca ad uno dei più grandi compositori del Novecento, autore di centinaia di colonne sonore di films, in occasione del centenario della nascita dell’artista, contempla titoli molto noti e significativi. Saranno proiettati, infatti, i seguenti sei titoli, sempre di giovedì e sempre alle ore 19,30 a partire dal 7 dicembre: “Il giorno della civetta” (1967) di Damiano Damiani; “Deserto rosso” (1964) di Michelangelo Antonioni; “L’avventura” (1960) di Michelangelo Antonioni; “Amore e rabbia” (1968-69) di Carlo Lizzani, Bernardo Bertolucci, Pier Paolo Pasolini, Jean Luc Godard e Marco Bellocchio; “Gli indifferenti” (1964) di Francesco Maselli; “Hiroshima mon amour” (1959) di Alain Resnais. Artista d’avanguardia senza essere però un dissacratore, si è distinto anche per l’umiltà del suo “modus operandi” e per la sua disponibilità: in breve, così era Giovanni Fusco, musicista raffinato e severo, sempre propenso alla sperimentazione, alla ricerca e aperto ai giovani. L’artista ha tenuto a battesimo diversi tra i registi più promettenti del panorama cinematografico italiano: l’esempio più illustre è quello di Michelangelo Antonioni con il quale Fusco cominciò a collaborare fin dai suoi primi documentari per poi arrivare ai lungometraggi, tra i quali Cronaca di un amore (1950) (Nastro d’argento per la miglior musica a Cannes nel 1951) e L’avventura (1959) (Nastro d’argento per la miglior musica a Cannes nel 1960. Giovanni Fusco nacque in Sant’Agata de’ Goti (BN) il 10 ottobre 1906 da Carlo e Teresa Folena, fratello minore di Tarcisio, futuro direttore d’orchestra, uno dei primi musicisti a dedicarsi ai rapporti tra la musica ed il cinema dirigendo orchestre durante la proiezione dei film muti. Trasferitosi a Roma per studiare, a soli nove anni, seguendo l’esempio del fratello, Giovanni si esibisce come pianista per l’accompagnamento dei film muti, alla Sala Regia di Via Cola di Rienzo e al Cinema Corso, guadagnando dieci lire a sera. Inizia così la sua attività nel cinema che lo porterà in seguito a diventare un «personaggio determinante» nel panorama della musica per film. Inoltre faceva parte, insieme a Goffredo Petrassi ed Ennio Francia, dei cantori di San Salvatore in Lauro. Entrato al Conservatorio di Santa Cecilia, studiò pianoforte con Boccaccini e Casella, organo con Germani, composizione con Storti e direzione d’orchestra con Molinari e si diplomò in pianoforte; nel 1931, in composizione al Conservatorio di Pesaro e nel 1942 in direzione d’orchestra al Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Iniziò a lavorare come autore di colonne sonore originali nel ventennio fascista firmando film come: “Il cammino degli eroi” (1936) di Corrado D’Errico, “La contessa di Parma” (1937) di Alessandro Blasetti, “Il dottor Antonio” (1938) di Enrico Guazzoni, “Pazza di gioia” (1940) di C. L. Bragaglia e così via. Fino ad arrivare all’incontro con Antonioni avvenuto nel 1948 con la composizione della colonna sonora di N. U. (Nettezza Urbana). Il 1° giugno 1968 Fusco scomparve lasciando il ricordo di un artista che, come pochi aveva saputo integrarsi al mondo espressivo dei suoi registi nel rispetto delle convinzioni artistiche e personali degli altri. L’ingresso alla Rassegna è libero.

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