SANITA’. COLASANTO: A SINISTRA CLIMA DI SOSPETTO

“Nessuno ieri si è reso conto in Commissione che integrare il Ddl col maxiemendamento sarebbe equivalso giuridicamente alla stesura di un testo ex novo e che, dunque, lo stesso non avrebbe potuto essere discusso in aula nei tempi voluti e con le procedure previste. Tant’é che, alla fine, il rinvio della seduta si è reso obbligatorio”, afferma Colasanto. “Ma la vicenda – aggiunge il consigliere di Fi – palesa soprattutto il clima di sospetto diffuso tra le forze politiche del centrosinistra e al loro interno: è evidente infatti che solo includendo preventivamente le modifiche frutto dei mercanteggiamenti politici nel testo definitivo si poteva avere la certezza che nessuno avrebbe potuto tirarle fuori e farle sparire”. “A questo punto non è peregrino sospettare – conclude Colasanto – che vi sia stata anche la volontà di far perdere le trace sulla fonte delle singole modifiche evidentemente troppo spudoratamente clientelari”.

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