Santamaria sulle quote rosa

Per Santamaria infatti, non accade facilmente che una proposta di deliberazione avanzata da un rappresentante della minoranza(??) ottenga l’approvazione pressoché unanime dell’assemblea. Ciò dimostra che quando si discute con serietà e serenità delle questione alla fine si è anche in grado di determinare le giuste convergenze. Il consiglio comunale, votando quella delibera, ha voluto riconfermare l’indirizzo già presente nello statuto comunale relativamente alla presenza delle donne negli organismi istituzionale del nostro Ente. Questa, a parere del consigliere dell’UDC, è una scelta importante in quanto consente di incentivare quelle politiche attive che permettono una reale affermazione delle donne anche in politica. Infatti, io penso, a differenza di altri, che la riserva di posti a favore delle donne in alcuni organismi decisionale permetta anche una trasformazione sul piano sociali. In Italia le donne spesso, a differenza di paese come quelli nord Europei, non riescono a raggiungere alcuni ruoli di responsabilità per le condizioni sociali in cui sono costrette a vivere. Insomma, la nostra società è ancora organizzata in modo tale che la donna abbiamo poco tempo per potersi dedicare ad alcune attività. Da qui l’opinione, espressa oramai dai più, che la presenza delle quote rosa possa determinare, di fatto, una maggiore partecipazione delle donne nelle istituzioni e che questo, conseguentemente, produce una trasformazione sul piano sociale. Che il nostro paese si muova oramai in questa direzione è dimostra dal fatto che sia la modifica dell’art. 51 della costituzionale, avvenuta nel 2003, è stata votata in modo unanime dall’intero parlamento e che, sia il Ministro delle Pari Opportunità del governo Berlusconi, Stefania Prestigiacomo, che l’attuale ministro, Pollastrini, portano avanti lo stesso disegno di legge elettorale che introduce le quote rosa. Ma, volendo restare sul piano locale, è del tutto evidente che questo importante atto deliberativo se non troverà un’Amministrazione Attiva attenta rischierà di resta carta straccio. Per questo motivo ritengo che il sindaco nel prossimo futuro debba dimostrare di mantenere gli impegni assunti, anche in sede di consiglio comunale, garantendo la nomina di rappresentanti femminili nei nostri organi istituzionali.”Dott. Gennaro Santamaria

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