**Scrittori: è morto Oswald Wiener, il ‘ribelle’ del Gruppo di Vienna**

Vienna, 18 nov. – (Adnkronos) – Lo scrittore austriaco Oswald Wiener, autore del romanzo principale dell’avanguardia viennese del secondo dopoguerra, “Il miglioramento della Mitteleuropa” (Edizioni del Verri), modello permanente di opera ribelle e autonoma, è morto giovedì all’età di 86 anni a causa di una polmonite. Oltre al suo lavoro come narratore, Wiener si è esibito come trombettista jazz professionista. Ha anche lavorato come ristoratore e sua figlia è la chef stellata Sarah Wiener. Dal 1958 al 1966 ha lavorato per Olivetti nel campo dell’informatica.

Nato a Vienna il 5 ottobre 1935, Wiener fu membro del Wiener Gruppe, il gruppo di giovani scrittori viennesi fondato nel 1953, in cui autori come Friedrich Achleitner, Konrad Bayer e Gerhard Rühm si riunirono attorno alla figura centrale H.C. Artmann. Wiener era considerato la bussola intellettuale del gruppo, che mirava a sviluppare un nuovo rapporto con il linguaggio sotto l’influenza del Surrealismo e del Dadaismo. Ha analizzato criticamente questa esperienza nel saggio “Il ‘cabaret letterario’ del Wiener Gruppe” (1971).

La sua opera principale, “Il miglioramento della Mitteleuropa”, uscì a partire dal 1965 sulla rivista “Manuskripte” e poi in volume nel 1969: si nutre di un forte impulso polemico contro un linguaggio che fa violenza alla realtà e il narratore invoca la liberazione da tutte le convenzioni coercitive, attraverso il ritorno a un’immediatezza anarchica. All’epoca l’autore di questo testo provocatorio e complesso era un giovane che si definiva “studente di una nuova anarchia”: nel libro si avvicendano le scritture più diverse, dal montaggio al frammento filosofico, dal segmento narrativo al saggio, dalla pièce teatrale alla metafinzione scientifica, dalla scrittura automatica alla parodia di diario.

Tra le opere successive, “Anche noi vorremmo trarre profitto dall’anno di Arno Schmidt” (1979). Dopo anni dedicati a studi filosofico-scientifici è tornato alla letteratura con “Bouvard e Pécuchet nel regno dei sensi” (1998) e “Saggi sulla letteratura” (Fiorini, 2008) in cui cerca di avvicinare gli studi umanistici e quelli scientifici.

Nella biografia di Wiener anche uno scandalo che lo costrinse a lasciare l’Austria. Il 7 giugno 1968, insieme a Günter Brus, Otto Muehl e Peter Weibel, fu uno dei partecipanti all’happening “Arte e Rivoluzione” presso l’Università di Vienna. Wiener fu condannato a sei mesi di carcere per blasfemia e per evitare il carcere fuggì a Berlino, dove rimase fino al 1986. Lì ha studiò matematica e informatica e da quel momento Wiener ha cercato di creare una sintesi di scienze cognitive e letteratura artistico-filosofica.

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