Tumori, si va fuori Regione per quelli di prostata e vescica. Indagine Crea su 2018,un terzo dei ricoveri fuori per interventi

I pazienti oncologici si spostano dalla propria Regione prevalentemente per tumori di prostata, vescica, fegato e tiroide, e circa un terzo dei ricoveri extraregione è associato a un intervento chirurgico.

Emerge da un’indagine socio-economica realizzata da C.R.E.A. Sanità, nell’ambito delle attività del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”, coordinato da Salute Donna Onlus insieme a 35 Associazioni di pazienti oncologici e onco-ematologici, su dati relativi al 2018.

“La classifica si spiega innanzitutto perché ci sono alcune patologie oncologiche per le quali esistono dei Centri che sono considerati riferimenti per l’intero territorio nazionale – sottolinea Massimo Di Maio, il segretario dell’ Associazione Italiana Oncologia Medica (Aiom) – ciò vale specialmente per la chirurgia (e in misura minore per gli altri trattamenti): la numerosità della casistica trattata è un parametro particolarmente rilevante per valutare la qualità del Centro.

Questo non vuol dire che ci si debba spostare necessariamente molto lontano da casa.

Le reti oncologiche dovrebbero identificare, all’interno di una regione, i centri di riferimento per ciascuna patologia. Anche per i trattamenti medici la migrazione è da considerare evitabile nella maggior parte dei casi. Le linee guida dell’Aiom consentono scelte uniformi tra i centri”. Vi sono dei ‘paradossi’: la Campania e’ in cima alla lista delle Regioni da cui i pazienti oncologici si spostano in altre regioni.

Per il presidente del Collegio Italiano Primari Oncologi Medici Ospedalieri (Cipromo), Livio Blasi, “i cittadini del Sud continuano ad avere una percezione negativa dell’organizzazione sanitaria delle proprie Regioni, ma negli ultimi anni possiamo dire che c’è stato un appianamento del gap con le Regioni del Nord: anche le Regioni che sono più soggette a mobilità passiva in oncologia oggi si presentano con un corredo strumentale tecnologico all’avanguardia e c’è anche maggiore equità nei trattamenti”.

(ANSA). Agenzia Nazionale Stampa Associata

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