Un derby per dimenticare la brutta domenica di Lanciano e ripartire più forti di prima

E’ una di quelle sfide che valgono più di tre punti, inutile girarci intorno. Se si mettono insieme due delle tifoserie più calde della lega pro e la rivalità storica che da sempre le accompagna, non si può non aspettarsi un match diverso da quelli ordinari. Benevento-Nocerina mancava a molti, ma nessuno avrebbe pensato che in così poco tempo si potesse rivedere su un campo di prima divisione. I molossi solo due anni fa erano invischiati nel labirinto (spesso senza uscite) dell’interregionale ed avevano perfino perso lo spareggio per il ripescaggio in lega pro contro i corregionali del Vico Equense. La spuntarono i partenopei, ma i rossoneri riuscirono ad ottenere l’iscrizione in seconda divisione grazie al posto liberato da qualche fallimento di troppo relativo a club non in regola.
Un campionato disputato senza grandi sussulti, quello dello scorso anno, con molti alti e bassi fino ad arrivare al rischio play out, scongiurato solo all’ultima giornata. In estate, però, arriva la bella notizia, quella di un altro ripescaggio, stavolta in Prima Divisione, che da il via a numerosi acquisti di spessore. Dai diretti rivali del Benevento giungono De Liguori, Gori e Castaldo, mica gli ultimi arrivati. Se ci si assicurano nomi come Bruno (lui si, beneventano nel sangue) e Di Maio (difensore goleador), poi, il quadro può definirsi completo: questa Nocerina può far paura a molti.
Tra questi molti, però, ha l’obbligo di non figurare il Benevento. La squadra di Cuttone è stata costruita per ottenere ben altro rispetto alla prova scialba offerta a Lanciano, dove sotto porta non si è fatto neanche tanto meno degli avversari, ma si è comunque usciti sconfitti giocando male.
Il pronto riscatto è atteso proprio nel derby infuocato contro i molossi, nel quale, siamo sicuri, entreranno in gioco motivazioni particolari. Fondamentale sarà il recupero, quanto l’integrazione, dei nuovi acquisti che ha portato il mercato estivo. Viola, Joelson, Zito e Bianco non hanno ancora neanche sfiorato il tappeto verde del Santa Colomba in gare ufficiali. I primi tre sono ormai noti come gli "acquisti dell’ultimo minuto" e non ne hanno avuto materialmente l’opportunità, mentre il primo, sfortunatissimo, è stato già costretto ad un periodo di stop nell’immediato dopo-ritiro. Il loro inserimento potrebbe rivelarsi decisivo per garantire alla Strega quella duttilità che invece è sembrata mancare nell’ultima trasferta.
Abbiamo detto delle motivazioni in più che un derby può dare ad un atleta, ma anche il tifoso le sentirà; anzi, le sta già avvertendo. E’ dal pallonetto magico di Polani sotto una curva nord vuotissima che si attende un momento simile. Era il 6 aprile 2007, e furono novanta minuti abbastanza sottotono, sbloccati da una magia dell’ex attaccante giallorosso. Ma come detto, era derby solo per il nome dei club ed il colore delle maglie: mancavano i tifosi ospiti per disposizioni venute dall’ "alto". Domenica sarà un’altra storia anche per questo. I tifosi nocerini accorreranno in massa e, finalmente, si avrà l’occasione di assistere ad un bel confronto tra tifoserie. Emozioni che solo un derby è in grado di regalare.

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