"Un milione di sveglie hanno suonato oggi in tutto il Paese, il Parlamento le ascolti", ha commentato l'Arcigay facendo un bilancio delle manifestazioni #SvegliatItalia. E' stata "una giornata storica per questo Paese", ha affermato il segretario dell'Arcigay Gabriele Piazzoni.
La senatrice Monica Cirinnà durante il sit in per il ddl Cirinnà in piazza del Pantheon a RomaGuarda la gallery con scorrimento automaticoGuarda la gallery con scorrimento manualeAll'indomani della presa di posizione di Papa Francesco, della presentazione di una valanga di emendamenti al ddl Cirinnà e delle polemiche per la scritta "Family Day" comparsa sul Pirellone a Milano, ha alzato dunque la voce chi chiede al governo di andare avanti.
Cirinnà: "Il Papa fa il suo mestiere" – Proprio la Cirinnà è tornata sulle parole di papa Francesco, smorzando i toni della polemica. "Il Pontefice va ascoltato e non commentato – ha affermato – lui fa il suo mestiere, il Parlamento anche. Non è tempo di guerre tra cattolici e laici, c'è la maggioranza per approvare la legge".
Flash mob canoro a Milano – A Milano la manifestazione "Svegliati Italia", organizzata dal Coordinamento Arcobaleno, è partita da Piazza della Scala. Migliaia le persone che si sono raccolte davanti a Palazzo Marino per un flash mob canoro sulle note dell'Inno alla gioia. Tra gli intervenuti, anche il ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina e il sindaco Giuliano Pisapia.
Scritta Pirellone, Pisapia attacca Maroni – E Pisapia, su Twitter, è andato all'attacco del governatore Roberto Maroni dopo la decisione di illuminare il Pirellone con la scritta "Family Day". "Il Paese – ha twittato il primo cittadino di Milano – non è con chi accende le luci per spegnere i diritti".
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