Viespoli dopo l’incontro con Berlusconi.

‘Ieri c’è stata una occasione per affrontare i temi da tempo sul tappeto – sottolinea Viespoli – Abbiamo parlato del patto di legislatura e affrontato i tre grandi temi toccati da Fini nel suo discorso: il patto di legislatura, la giustizia ed il federalismo. "Nessun aut-aut", quindi ma ‘si andrà in Aula e allora si verificherà nel concreto il rispetto del programma elettorale’.
L’intervista al Mattino
Nessuna rottura. Da Mirabello piuttosto è partita, secondo i finiani, la sollecitazione per una ricomposizione della lacerazione avvenuta nel PdL a fine luglio con l’espulsione di Gianfranco Fini. La stabilità del governo non è in discussione, ma soltanto il percorso parlamentare può consacrare il rilancio dell’azione di governo.
E’ il pensiero di Pasquale Viespoli, sottosegretario e capogruppo al Senato di Fli, espresso in una intervista al Mattino. "A Mirabello – sostiene – Fini ha delineato un percorso importante perla garanzia del rispetto del patto elettorale del PdL, per la garanzia del rispetto della stabilità del governo e per la riproposizione in maniera centrale dei temi dello sviluppo del Mezzogiorno, del federalismo e coesione nazionale. Qualcuno addirittura ha detto che Gianfranco ha parlato in maniera troppo meridionalistica: è un’accusa che ci lusinga". Quindi ora, aggiunge, "si va in aula e si verifica nel concreto il rispetto del programma elettorale". E aggiunge: "Se parliamo del partito certo la crisi c’è, ma io mi auguro che si arrivi ad una rifondazione del centrodestra. A maggior ragione se vediamo quanto accade in Campania: quanti partiti personali ci sono nel PdL?". E conclude: "Fini ha chiesto il rilancio dell’azione di governo. Auspichiamo che i leader riescano a trovare le ragioni per una convergenza, così come si era delineata nel patto sottoscritto con gli elettori".

ANSA 7 settembre 2010

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