Anche l’E.T.A.C. ritira la modulistica per gli abbonamenti gratuiti.

Come è a tutti noto, la Regione Campania ha disposto per gli studenti dagli 11 ai 26 anni l’abbonamento annuale gratuito per il trasporto pubblico da casa a scuola.

Pertanto questa importante misura a sostegno dello studio rappresenta una lodevole iniziativa dal punto di vista sociale che accompagnerà gli studenti fino a luglio 2017.

La Regione Campania ha predisposto modalità di accesso al beneficio che vede coinvolte anche le aziende del settore che espletano sul territorio regionale attività di trasporto pubblico locale.

A gestire tutto il processo è stato chiamato il Consorzio Unico Campania che già da tempo svolgeva per le aziende associate (13) attività di vendita dei biglietti e abbonamenti e la ripartizione dei proventi da tariffa.

Pur condividendo la encomiabile iniziativa regionale, alcune aziende, soprattutto quelle non consorziate ad Unico Campania e di natura privata, hanno percepito immediatamente alcune difficoltà nel passare da un diretto introito delle tariffe e la immediata disponibilità della riscossione che avveniva con cadenza mensile per quanto riguarda gli abbonamenti.

Per questi motivi alcune di esse, e tra esse la E.T.A.C. s.r.l. di Benevento, chiedeva prontamente chiarimenti alla Regione Campania riguardo alle modalità e tempistica dei ristori degli abbonamenti annuali, nonché precisazioni in merito alle differenze tariffaria scaturenti da abbonamenti mensili e abbonamento annuale che risulta sensibilmente scontato rispetto alla somma di quelli mensili.

Nonostante i reiterati inviti e le lagnanze dell’utenza, questa azienda non riceveva direttive dalla Regione Campania per cui si vedeva costretta, pur condividendone lo spirito, a sospendere la ricezione della modulistica da inviare al consorzio Unico per l’emissione della card dell’abbonamento annuale.

Tutto questo ha fatto conseguire una persistente e incessante serie di lamentele degli utenti che si vedevano di fatto negare un diritto.

È evidente che l’azienda intendeva tutelare la propria solidità economico-finanziaria e di conseguenza non trovarsi a sostenere costi che avrebbero avuto ricadute sia sui servizi sia sui lavoratori.

Nel frattempo, la Regione Campania convoca le maggior parte delle aziende private per il giorno 1 settembre per ascoltare i rilievi di esse rispetto al provvedimento preso.

Dopodiché, in questa riunione, i vertici regionali davano ampie rassicurazioni riguardo alle modalità di erogazione delle somme a ristoro degli abbonamenti prevedendo una iniziale anticipazione di 2.700.000,00 euro annunciando che da qui a dicembre p.v. sarebbero stati distribuiti circa l’80% dei 15,7 milioni di euro stanziati per la copertura delle risorse destinate agli abbonamenti annuali studenti.

Ricevuti i dovuti chiarimenti, forte di queste rassicurazioni che dal principio erano state richieste, l’E.T.A.C. provvedeva a predisporre l’accettazione delle domande e la loro trasmissione ad Unico Campania.

A questo punto tutti i cittadini del Sannio vedono riconosciuto un loro diritto e la possibilità di poter usufruire di un beneficio sacrosanto.

Questa R.S.A. , direttamente coinvolta in questa vicenda, esprime grande soddisfazione per l’esito positivo della circostanza poiché in questo modo viene garantito un diritto all’utenza, assicura una stabilità economica all’azienda con conseguenze positive per i livelli occupazionali.

Si deve purtroppo rilevare che non tutte le aziende hanno avuto la solerzia e la sensibilità di adeguarsi alle direttive regionali, anzi, pur se più volte redarguite e sollecitate a conformarsi, tuttora continuano a non accettare le domande di abbonamento annuale studenti.

Una tra esse è sicuramente la società RISPOLI di Casalduni (BN) che, imperterrita persevera nell’atteggiamento di rifiuto delle domande adducendo banali scusanti.

Per la qual cosa, se si è compiaciuti della disponibilità dell’E.T.A.C., non si può non esprimere la propria rabbia rispetto a questi continui atteggiamenti di totale e insolente arroganza.

Benevento, 4 settembre 2016-09-06

LA R.S.A. FILT CGIL+

Antonio MAFFEI

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