Assistenza ai pazienti diabetici

Obiettivo meritorio se però, per raggiungerlo, i pazienti non fossero costretti a subire sempre maggiori disagi derivanti dai minori presidi diagnostici erogati e dalle macchinose e controverse procedure adottate. Le varie procedure “sperimentate” di volta in volta, evidentemente hanno avuto effetti poco lusinghieri se si ravvisa la necessità di approntarne delle altre anche se non proprio nuove.Certo è che il tratto comune di queste varie procedure e sperimentazioni è quello di creare sempre più problemi ai pazienti diabetici, di aumentare le spese di personale e di beni per la gestione specifica delle stesse.Alcuni esempi .procedura previgente al 1 settembre 2007.Il paziente doveva :>prenotare la visita dallo specialista facendo apposita fila; >attendere mesi per sottoporsi a visita e farsi rilasciare il “famigerato” PIANO TERAPEUTICO;>con questo recarsi presso le varie strutture della Asl, in certi giorni ed in determinati orari, e ricevere SEI DOCUMENTI DI CREDITO PER IL DIABETE, scritti singolarmente a mano da un funzionario, con limitazioni delle quantità rispetto al Piano Terapeutico, raccolti in una confezione composta da copertina e cartoncino finale (hanno conoscenza dell’informatica alla Usl n.1 e quanti euro sono costati quei documenti di credito?);>recarsi ogni due mesi in farmacia per ritirare i presidi diagnostici.In tal modo si escludevano i medici di famiglia dalle prescrizioni.procedura vigente dal 1 settembre 2007. Il paziente deve : >prenotare la visita dallo specialista facendo apposita fila; >attendere mesi per sottoporsi a visita e farsi rilasciare il “famigerato” PIANO TERAPEUTICO; >recarsi dal medico di famiglia e farsi spedire la “ricetta mensile” che varia a seconda del tipo di diabete e delle terapie in atto per ogni singolo paziente, con limiti nelle prescrizioni fissate dalla ASL n.1 con le LINEE GUIDA che possono anche essere diverse, in senso riduttivo, dalle indicazioni del Piano Terapeutico.Si è tornati, cioè, alle procedure in atto qualche anno fa !!!Perché tanti esperimenti? Perché creare tante difficoltà agli ammalati di diabete se poi si doveva ritornare alle vecchie procedure?Nella Dirigenza della ASL n. 1, non è emerso il dubbio che, forse, si poteva eliminare il passaggio della visita specialistica, considerato che comunque a stabilire le quantità dei presidi diagnostici da erogare al paziente diabetico sarà il Medico di famiglia che deve attenersi alla LINEE GUIDA adottate dalla stessa ASL?Non si può avere maggiore considerazione delle esigenze dei pazienti, costretti a fare file per effettuare le prenotazioni, costretti ad aspettare mesi per avere la visita specialistica ed ottenere il sospirato e, come abbiamo cercato di dimostrare, inutile Piano Terapeutico?Perché la Dirigenza della Asl n.1 non si preoccupa un poco di più di come vengono bistrattati i pazienti e soprattutto quelli che hanno una certa età ?Perché non si potenzia, nella Asl n. 1, il servizio di diabetologia arrivando alla costituzione di un Centro Diabetologico Pubblico con la certezza della riduzione dei costi per la complessiva gestione degli ammalati di diabete della nostra Provincia?Sui problemi sopra indicati si chiede di avere un incontro urgente.Certi di un sollecito riscontro, si porgono cordiali saluti p. il Codacons

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