Bucchi: “A Brescia a testa alta. Per i playoff chiedo sostegno alla città”. VIDEO

Il Benevento è alla vigilia dell’ultima sfida di campionato, prevista per domani alle ore 15 al “Rigamomti” di Brescia. Le rondinelle sono già matematicamente promossi nella massima serie mentre gli uomini di Bucchi aspettano di conoscere il proprio destino nei playoff che li vedranno prossimamente impegnati. È, dunque, una partita che non ha più nulla da chiedere ai fini della classifica. Sentiamo, a tal proposito, le parole di mister Bucchi in conferenza stampa:

SCELTE: sarà una formazione competitiva ma dobbiamo valutare delle situazioni: alcuni non sono al meglio, poi ci sono i diffidati e ci vuole una tutela maggiore, ma qualcuno dovrò metterlo in campo, darò spazio a qualcuno che ha giocato meno. Contro il Brescia voglio quello che cercavo contro il Padova, ovvero la concentrazione, in una partita che ai fini della classifica non tocca nessuno delle due squadre e quindi si potrebbe sottovalutare. Loro hanno meritato di vincere il campionato e questo per noi deve essere uno stimolo, dobbiamo produrre un gioco offensivo e curare l’equilibrio che non abbiamo avuto col Padova, dopo aver ascoltato i risultati del giorno prima.

CASO PALERMO: sapremo gli aggiornamenti strada facendo, ora sappiamo di giocare il 22 maggio, mi piacerebbe fare un’amichevole o tra di noi o contro un buon avversario nel fine settimana e riprovare un po’ tutto, soprattutto chi gioca di meno ma questo sarà determinato da quando giocheremo. Per quanto riguarda la preparazione, quest’anno non siamo mai stati in difficoltà fisica, se non fosse stato per gli infortuni come condizione di squadra abbiamo sempre avuto una costanza di rendimento.

INFORTUNATI E SITUAZIONE DIFENSORI CENTRALI: Caldirola è l’ultima opzione perché siamo contati, ma ci sono Volta e Antei, che ha recuperato, o si può spostare Di Chiara centrale e due ragazzi della primavera a cui potremmo dare spazio, ma potrebbero giocare anche Volpicelli e Goddard.

AVREBBE FATTO A MENO DI QUESTA PARTITA: per viaggio e stress psicofisico l’avrei evitata, ma a livello mentale è un test importante. Io credo che possa influire perché veniamo da un periodo in cui abbiamo preso molti gol ma ne abbiamo fatti tanti, quindi dobbiamo cercare di migliorare la nostra situazione in positivo. Deve essere una partita da sfruttare e non un peso.

VALUTAZIONI SULL’ULTIMA PARTITA DI CAMPIONATO: Dobbiamo chiudere benissimo questo campionato, poi ne inizia un altro fatto di semifinale e speriamo una finale. Dobbiamo essere tutti uniti: la squadra, i tifosi, la società per portare avanti questo progetto importante. Abbiamo bisogno dell’energia della gente, di essere tutti uniti e coinvolgere la città con voglia ed entusiasmo.

ATTACCO SENZA CODA: potrebbe giocare Insigne o Improta e tra le linee Vokic. Massimo non è stato proprio convocato, l’ho volutamente lasciato a casa perché oltre ad aver sempre giocato non ha mai saltato un giorno di allenamento ed è giusto farlo recuperare. Gori giocherà dal primo minuto, Caldirola è in panchina, non porteremo Maggio, Tuia, Asencio, Costa, Del Pinto. Purtroppo tra infortunati e diffidati c’è poca scelta ma qualcuno dovrà pur scendere in campo. Del Pinto è tornato a lavorare in campo, spero di riuscire a recuperarlo entro il prossimo fine settimana, così come gli altri.

ESPERIENZA PLAYOFF COL PERUGIA: l’esperienza col Perugia è stata importante perché ho compreso l’importanza delle partite dentro o fuori. Noi a Benevento venimmo a vincere e perdemmo su un errore individuale clamoroso e questo vorrò dalla mia squadra, senza speculare per la migliore posizione in classifica e senza accontentarci.

CONFRONTO CON I PRECEDENTI PLAYOFF DEI GIALLOROSSI: quando si arriva a partite decisive l’aspetto mentale è fondamentale, due anni fa Perugia e Benevento non avevano nulla da perdere rispetto a Carpi e Frosinone che erano le favorite. Quest’anno abbiamo avuto pressione e entusiasmo che da una parte è positivo ma dall’altra è un’incombenza. Era importante mantenere la B e l’obiettivo è risalire in A in tre anni, ovviamente speriamo che succeda il prima possibile. Sapevo che ogni partita non vinta sarebbe stata soggetta a critiche, perchè inevitabilmente ci si aspetta tanto. Io ho accettato le critiche rivolte a me e alla squadra, a volte non le ho condivise, ma in certi casi il bene comune viene sopra di tutto, crediamoci che ce la possiamo fare.

CHI MERITEREBBE IL SECONDO POSTO: a mio avviso meriterebbe il Lecce, perché, insieme al Brescia, sono le sue squadre che senza avere pressioni hanno sbagliato di meno. Poi il calcio è imprevedibile, basta guardare le due semifinali di Champions League, e personalmente non ho preferenze. Se vogliamo andare in serie A dobbiamo essere i più forti. Quando siamo al cento per cento nella partita possiamo battere chiunque.

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