CHIUSURE E IMPRESE – SCHIPANI ( MEDIMPRESA-ACAI): GESTIONE AMBIGUA DELLA PANDEMIA. IL SISTEMA IMPRESA VA RIFONDATO.

Purtroppo, in Campania ma anche altrove,  i dati relativi alla gestione della pandemia, non danno ragione al Governo. I dati studiati dal nostro centro elaborazione dati, confermano un vero e proprio massacro, sia in termini di diffusione del Covid e sia in merito alle misure messe in campo dal Governo per le imprese e le famiglie.
Trasferire alle Imprese, lo sterile messaggio di “attendere per …!” è diventato intollerante, soprattutto se si vuole prendere atto, realmente, dei dati che caratterizzano il contenimento della diffusione e il grado di efficienza delle misure adottate dal Governo.
Non c’era bisogno di attendere le proteste di commercianti, ristoratori, ambulanti e Partite Iva per capire quanto fosse divenuto insostenibile il peso dei sacrifici chiesti, per oltre un anno, ad alcune categorie di lavoratori.
Il Governo nazionale ha avuto un anno di tempo per evitare che il disagio si trasformasse in rabbia, che diventasse una questione di sopravvivenza.
A questo punto è perfino inutile annunciare nuovi o più corposi ristori, sia perché si è spezzato il filo di fiducia nella efficacia delle decisioni, sia perché il diritto al lavoro non può essere compresso così a lungo.
Gli italiani hanno accettato uno stato di sospensione della Costituzione in nome del primario interesse alla salute individuale e pubblica, ma bisognava ricambiarli facendo presto e bene, o, a nostro avviso, anticipando i ristori, magari calcolando l’ammontare in relazione al periodo di fermo delle attività.
Ora è tardi per i ristori, i danni provocati sono divenuti non risarcibili. Occorre pensare a misure che consentano di riaprire in sicurezza e con delle concrete agevolazioni per ripartire. Regole chiare e certe che mettano ristoratori, commercianti, parrucchieri, centri estetici, baristi, ambulanti, palestre etc, in grado di essere finanziati con un fondo perduto, serio, che tenga conto delle reali perdite e danni subiti, magari, programmando la riapertura con un business plan, in grado di far comprendere la propria idea imprenditoriale, di rilancio e lavorare. Si pensi a come rifondare un sistema impresa che, probabilmente, deve iniziare a tenere conto delle prenotazione, un sistema che funzioni e che sia ragionevole, si studino soluzioni elaborate insieme alle Associazioni di categoria, insomma, mai come in questo momento, attivarsi è indispensabile, perché l’immobilismo, il silenzio e perfino l’inerzia di queste ultime settimane sono, ormai, inaccettabili.

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