Come ha sottolineato il coordinatore del Cof, Fulvio De Toma, “l’attività è stata concentrata sull’interpretazione di bisogni, aspettative ed esigenze delle donne. Abbiamo contattato 778 donne su un totale di 2.955 presenti nella nostra banca dati ed è emerso che le professioni che riscuotono maggiore preferenza sono quelle di addetta alla segreteria, assistente all’infanzia, segretaria, centralinista, assistente ai minori, addetta alle vendite, operatrice call-center, addetta al front-office, addetta al back-office, cassiera e hostess, Abbiamo, inoltre, svolto attività formative per 25 donne italiane e straniere (con corsi di computer, lingua italiana e realizzazione di siti web) e abbiamo portato avanti il censimento delle strutture congressuali presenti in città, constatando che, al momento, ci sono 27 sale disponibili con una capienza complessiva di 4.883 posti”. “Dai dati elaborati dal Cof – ha commentato il sindaco, Fausto Pepe – emerge una questione, per certi versi non esaltante, su cui riflettere: è, infatti, evidente che c’è una scarsa richiesta rispetto alle professioni di responsabilità. Mi auguro che si possa aprire ora una riflessione più profonda su questi dati in modo che l’amministrazione comunale possa attrezzarsi per dare delle risposte concrete alle esigenze del mondo femminile”.”E’ senz’altro positivo che l’iniziativa posta in essere dal Cof abbia avuto un riscontro positivo in termini di partecipazione – ha concluso l’assessore alle Politiche Sociali, Luigi Scarinzi -. L’iniziativa, com’è noto, prosegue: stanno infatti per partire altri corsi di lingua italiana, computer e realizzazione di siti web. Nel mese di ottobre ci sarà anche un convegno sul tema “Donne e territorio, politiche di genere”. Il Cof, dunque, è sicuramente al centro della nostra politica sociale e, in prospettiva, senz’altro ci sforzeremo potenziare ulteriormente la struttura”.(Ascoben – 2377)
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